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Pubblicato il 07/04/2020

POSTE: SARANNO I CARABINIERI A CONSEGNARE LE PENSIONI AGLI ULTRA 75ENNI

A fine marzo nonostante la scelta delle Poste di erogare la pensione anticipatamente e con giorni scaglionati in base alle iniziali del cognome, davanti a molti uffici si sono create lunghe file di anziani. La convenzione con l’Arma dei Carabinieri ha l’obiettivo di tutelare i più deboli e anziani.

ROMA -L’ accordo tra Poste e Arma dei Carabinieri è stato siglato ieri e riguarda gli anziani ultrasettantacinquenni che vivono da soli e non hanno familiari nelle vicinanze: con questo accordo potranno delegare i carabinieri a ritirare presso gli uffici postali la pensione. Saranno poi gli stessi carabinieri a portare loro i contanti a casa. Il servizio durerà per tutto il periodo dell’emergenza Covid-19.

Tre i requisiti per poter usufruire del servizio: avere più di 75 anni, non avere familiari nelle vicinanze, non aver delegato altri soggetti al ritiro della pensione. Il servizio, spiega una nota «non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione».

Il servizio – che si rivolge quindi a chi normalmente ritira la pensione in contanti presso gli uffici postali – è gratuito ma non automatico: chi ne vuole usufruire dovrà compilare una apposita delega. A questo proposito i pensionati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri. Secondo le stime saranno non meno di 23.000 i pensionati che potranno beneficiare dell’iniziativa.
L’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari dalla commissione di reati a loro danno, quali, truffe, rapine e scippi.
Per il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, si tratta di «un altro importante contributo proveniente dal ministero della Difesa che dall’inizio dell’emergenza ha messo in campo assetti di tutte le Forze armate per far fronte all’emergenza. Un grande lavoro di squadra che la vede impegnata a 360 gradi».

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