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Pubblicato il 08/03/2014

POSTI RISERVATI NEI CONCORSI PER I CONGEDATI DELLE FORZE ARMATE


Parma- Il parlamento ha varato in Gennaio un decreto che si occupa anche della ricollocazione professionale dei tanti volontari congedati delle Forze armate.

Il decreto legge 8/2014 (leggi il documento cliccando qui) riguarda la ricollocazione del personale militare e civile del ministero della Difesa, prevedendo misure relative al loro reinserimento lavorativo anche attraverso una quota di riserva nel pubblico impiego.

Dal 2006 esiste l’Ufficio per il sostegno alla ricollocazione professionale dei volontari congedati, che ha creato il “sistema informativo lavoro difesa”, ovvero di una banca dati dedicata al mondo delle Forze armate, attraverso cui i militari possono ricercare offerte di lavoro e le aziende registrate, a loro volta, effettuare una ricerca dei profili professionali, inserire loro offerte di impiego o di tirocinio.
I piani riorganizzativi del personale in servizio creeranno un incremento di volontari da ricollocare, per questo la struttura militare ha “aperto” anche alle agenzie interinali.
Parallelamente promuove anche la formazione professionale, il riconoscimento di crediti formativi per il servizio prestato nelle Forze armate e e quello dei titoli di studio acquisiti durante il servizio.

Il secondo intervento riguarda il settore pubblico , nel quale sono messi a riserva posti nei concorsi. Il codice dell’ordinamento militare (articolo 1014) riserva loro il 30% dei posti nei concorsi per l’assunzione di personale non dirigente nella pubblica amministrazione; il 20% dei posti nei concorsi per l’accesso ai corpi di polizia municipale e provinciale; il 50% dei posti nei concorsi per le assunzioni di personale civile, non dirigenziale, del ministero della Difesa.

Le aziende italiane dovranno lentamente imparare a rivolgersi alle Forze armate come bacino di competenze e professionalità da cui attingere e dove è più facile individuare figure affidabili e specializzate, a volte di difficile reperibilità.

La circolazione delle informazioni circa l’esistenza dei servizi dedicati sarà importante per aumentare le possibilità di reimpiego di chi ha servito lo Stato con le stellette.

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