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Pubblicato il 11/02/2018

QUALCHE SPERANZA PER ROBERTO ZANDA- CON MANI E PIEDI CONGELATI IN CANADA IN UNA GARA ESTREMA A -50°

Roberto Zanda , paracadutista in congedo, è ricoverato in Canada per congelamento a mani e piedi , durante una gara estrema con il freddo a -50°

Forse una buona notizia per il nostro roccioso amico sardo : è in studio il suo trasferimento in un ospedale a Vancouver, dall’ospedale dove si trova attualmente, il Whitehorse, a causa del congelamento di mani e piedi durante la Yukon Arctic Ultra, la maratona canadese in cui le temperature scendono fino a -50 e da cui si è ritirato quattro giorni fa. La terapia farmacologica che i medici stanno applicando e che dovrebbe continuare a Vancouver dovrebbe rendere più fluido il sangue, scongiurando così l’ipotesi della amputazione

Le prime notizie parlano della perdita di una falange di un piede, ma non è stato confermato: entrambi gli arti, comunque, sono in condizioni da seguire con attenzione. In corsa erano rimasti solo tre partecipanti, Zanda era ultimo ma cercava di raggiungere gli altri. Proprio durante questa fase ha perso l’orientamento. E’ sprofondato nella neve, quindi si sarebbe arrampicato su un albero e sul tetto di una casupola nel tentativo di ritrovare il percorso. Durante queste fasi, mani e piedi, con lo scarso movimento si sono comngelato. Zanda si sarebbe quindi tolto gli scarponi per controllare le sue condizioni ma non sarebbe più riuscito ad infilarli. A piedi scalzi avrebbe raggiunto un corso d’acqua per chiedere aiuto. È proprio in quel punto che le motoslitte inviate dall’organizzazione lo hanno trovato e hanno chiesto l’intervento di un elicottero.

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