OPINIONI

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Pubblicato il 17/08/2018

QUALCUNO PENSA ALLE DONNE ARABE CRISTIANE? E QUELLE CRISTIANE IN EUROPA ?

di Corrado Corradi

Ci sono donne meno importanti che, pur sottoposte a violenze, non trovano eco nei talk-show e per le quali le Cirinnà varie e compagnia giuliva starnazzando non organizzano manifestazioni di solidarietà; manco un girotondo.
Sono le donne che popolano il medioriente dalle coste mediterranee fino oltre la penisola arabica.
Chi sono quelle poverine e a che tipo di violenza, cosi’ insignificante da non riuscire a smuovere le rosse magliettare e i loro compari, sono sottoposte?
Sono le donne arabe cristiane che continuano a vivere nella terra considerata esclusivamente islamica dai militanti islamISTI wahhabiti fratelli musulmani , compari dei salafiti e dei jihadisti .
Non cadiamo nella banalità della questione velo, o in quella meno banale per cui in quel mondo troglodita la testimonianza di un uomo vale quella di due donne oppure dove le donne non possono passeggiare da sole per strada ma devono essere accompagnate dal padre, dal marito, da un fratello, insomma da un tutore (avviene in Arabia Saudita e nei paesi del golfo); queste sono violenze minori, a volte subite, più spesso accettate, ma anche condivise per intimo convincimento religioso da donne musulmane.
Mi riferisco a violenze ben più pesanti: sono quelle a cui sono sottoposte quelle donne arabe cristiane di cui sopra, o Yazide o Houti, ma anche arabe musulmane considerate «tiepide» dai quei trogloditi dell’Islam wahhabita che le equipara praticamente a degli animali.
Jihadisti, salafiti, wahhabiti e Fratelli musulmani si fanno un dovere di stuprarle quando ritengono sia giunto il momento di punirle non foss’altro che per un accesso d’ira, a fronte del sospetto che abbiano commesso una blasfemia leggera tutto sommato non punibile con la morte, per capriccio, o per sfogo; infatti, stando alle stime di «open doors»: «le donne arabe cristiane sono tra le più violate al mondo, forse in una maniera che non ha precedenti» e a quanto mi consta, avendo bazzicato numerosi paesi del mondo arabo islamico e ascoltato numerosi sacerdoti che «in terram infidelium» continuano a dire il Vangelo, si stima una media di sei donne cristiane stuprate ogni giorno per il fatto di essere cristiane e siccome so che le Houti e le yazide non sono annoverate tra la gente del libro, immagino che più di tutte siano state abusate da quelle bestie di cui sopra, gli islamISTI.
L’Islam é una realtà articolata e non puo’ essere ricondotta entro i limiti di persone senza cuore né cervello come lo sono gli islamISTI e per esperienza personale so che anche i musulmani ritenuti tiepidi rischiano più o meno lo stesso trattamento dei kafir cristiani, houti o yazidi.
Il dato di fatto é che la persecuzione dei fratelli cristiani arabi in molti paesi di confessione wahhabita é una realtà perché é la sharia che prescrive queste violenze e i jihadisti, i salafiti, i wahhabiti e i fratelli musulmani (questi ultimi ben integrati da noi) perseguono la shari’a e si attengono a quello che, stando a quel che dicono, vi é sancito.
Certo si tratta di comportamenti estremisti che riguardano una minoranza di musulmani i quali interpretano in maniera estensiva alcuni versetti coranici (che costituiscono una delle fonti della shari’a) che incoraggiano, senza menzionarlo, l’asservimento sessuale delle donne non musulmane nel contesto del jihad (se ho buona memoria, nella sura « al-Nisa » sulle donne).

Attenzione, é una violenza che ormai é atterrata anche da noi importata dall’immigrazione di persone che considerano la donna inferiore, di molto inferiore all’uomo, e gli episodi di sexual arrassment di massa commessi durante le manifestazioni di capodanno in alcune città europee da bande di immigrati islamici ai danni di donne europee e gli stupri che avvengono in numero sempre più consistente profetizzano questa realtà.

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