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Pubblicato il 26/07/2018

RASSEGNA: “LA STAMPA” PARLA DEI PARACADUTISTI DELL’ESERCITO A FANO

FOTO SOPRA: I Paracadutisti Binello ( sinistra) e Tresoldi a Roma, dopo l’atterraggio del 2 Giugno in via dei Fori Imperiali

La Stampa (Ed. Asti)
sezione: Asti data: 26/07/2018 – pag: 63

A 400 km/h in caduta libera per stabilire il nuovo primato di “formazione”

Parà astigiano nel team da record delle “F1 del cielo”

Binello e la squadra dell’Esercito migliorano due volte il limite italiano “a testa in giù”: un volo verticale da brivido

Sono scesi a 400 km/h, «a testa in giù» (tecnicamente si chiama head down) dopo un lancio da 4 mila metri e un volo di una cinquantina di secondi in caduta libera, in cui si devono formare delle «figure».

Un record da brivido migliorato due volte in poche ore, sulla suggestiva verticale di Fano, tra terra e mare: nel gruppo delle nove “F1 del cielo” anche i portacolori del team Esercito (guidato dal sergente Andrea Cardinali) di cui fanno parte Marco Soro e Stefano Falagiani con il giovane astigiano Alessandro Binello. Sono tutti effettivi al Reparto attività sportive (ex Cse) della brigata paracadutisti Folgore di stanza a Pisa.
Da Roma a Fano
Un reparto d’elite, comandato dal colonnello Giuseppe Tilocca con il capitano Roberto Pagni e che annovera nelle sue file autentici fuoriclasse. Basta citarne uno per tutti: il luogotenente Giuseppe Tresoldi, sette volte campione del mondo di precisione in atterraggio. E proprio Tresoldi e Binello erano stati protagonisti alla Festa della Repubblica, il 2 giugno, di quel lancio memorabile davanti al Presidente Mattarella. Tresoldi aveva portato a terra il Tricolore (400 metri quadri) e Binello aveva ripreso tutte le fasi del lancio sui cieli di Roma: il video (tanto per dare l’idea del successo dell’iniziativa), sul sito dell’Esercito aveva avuto circa un milione di visualizzazioni. Ma l’attività al «Ras» non si è fermata neppure per un attimo e mentre altri atleti del team Esercito brillavano nella Coppa del Mondo di precisione in atterraggio, il gruppo del sergente Cardinali, con Binello e gli altri (reduci in primavera dal quarto posto all’Europeo indoor, cioè nel tunnel del vento, in Norvegia) ha finalizzato la preparazione in vista del tentativo di record in volo. Con loro a Fano altri 5 compagni di avventura: Alberto Terraneo, Emanuele Bielli, Matteo Conti, Anthony Grossi , Michela Saporiti) . Un lavoro di preparazione intensa anche sul piano fisico, perchè a quelle velocità e con quel tipo di sollecitazioni non si improvvisa nulla.

E non a caso era dedicata alla «preparazione fisica nel paracadutismo sportivo e militare» anche la tesi di laurea che l’astigiano, primo caporalmaggiore della Folgore, ha discusso davanti al collegio dei docenti Suism di Torino e Asti,. La prima tesi di laurea dell’ateneo relativa al paracadutismo e svolta da un atleta militare che fa del paracadutismo la sua professione.
Dedica a un eroe di guerra
E con la dedica ad Alessandro Tandura, il tenente degli Arditi che giusto un secolo fa, nella Grande Guerra, fu il primo paracadutista militare a lanciarsi durante un conflitto.

Un richiamo esplicito ai valori che animano le Forze Armate italiane, l’Esercito, la Folgore e il Ras, ai quali Binello si è detto «orgogliosamente fiero di appartenere» durante la discussione della tesi. E con un ringraziamento speciale al Suism e al relatore-coordinatore Giovanni Musella che hanno seguito il militare-studente durante le fasi dello studio consentendogli di raggiungere questo ulteriore ambizioso traguardo. Un tema, quello della preparazione fisica nel paracadutismo, di fondamentale importanza per atleti che svolgono un’attività «estrema» e che richiedono eccezionali doti psicofisiche ,

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