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Pubblicato il 15/02/2014

RASSEGNA STAMPA



LA STAMPA del 15 Febbraio 2014

“Soldati iperconnessi, cellulari vietati” Israele, i vertici di Tzahal ai ripari

maurizio molinari

corrispondente da GERUSALEMME

Le giovani reclute che entrano nelle forze armate israeliane “sono attaccate ai cellulari 24 ore al giorno” e ciò obbliga a irrigidire i divieti esistenti, impedendone del tutto l’uso durante i corsi di addestramento ovvero nei primi mesi di servizio militare. “Un soldato non può stare al cellulare quando si trova in un poligono, mentre è di guardia ad una postazione o segue una lezione” recita un comunicato delle forze armate israeliane, spiegando che “tali episodi sono avvenuti in passato perché le reclute non sapevano cosa fosse consentito o meno” ma ora “la situazione è cambiata perché il divieto è totale durante il periodo iniziale di addestramento” al fine di consentire alle reclute di impossessarsi delle nozioni fondamentali per diventare dei soldati a tutti gli effetti.

A stabilire le nuove direttive è stato il colonnello Oren Avraham, comandante responsabile della disciplina nell’intero esercito, secondo la quale “sono frutto del coordinamento con consulenti legali in materia di privacy e diritti”. Il risultato è la “proibizione totale dell’uso dei cellulari durante le ore attive di servizio, indicate dal comandante dell’unità, durante la fase di addestramento”. Se i soldati si troveranno in luoghi dove “è impossibile designare un luogo per conservare i cellulari” sarà loro possibile “tenerli nelle tasche completamente spenti ed a condizione che non mettano a rischio la sicurezza di dati digitali”.

Se fino a questo momento tali direttive non esistevano è perché “le reclute non avevano in passato una tale dipendenza dai cellulari” a conferma di una modifica dei costumi dei giovani che li vede sempre più vivere in simbiosi con i telefonini. Proprio l’assenza di tali direttive ha causato recentemente degli “incidenti incresciosi” ammette il colonnello Avraham, citando “soldati che hanno scattato foto inappropriate mentre erano in uniformi e portavano delle armi” come avvenuto nel caso di alcune militari che si sono fotografati nudi con un fucile, spedendosi poi le immagini l’un l’altro. “L’uso inappropriato dei telefoni rappresenta una violazione dei valori più importanti dell’esercito israeliano e della dignità umana” recita il testo ufficiale, riferendosi a “diffusione di informazioni segrete, violazione delle regole di disciplina e danni alla capacità dei soldati di svolgere le proprie mansioni”. L’unica eccezione prevista al nuovo divieto riguarda “situazioni di immediata emergenza” legate a “motivi strettamente famigliari”.

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