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Pubblicato il 16/02/2018

RASSEGNA STAMPA: ITALIA OGGI PARLA DI PARACADUTISTI FRANCESI “SPECIALIZZATI IN CADAVERI”

Pubblichiamo un interessante articolo di ITALIA OGGI che parla di un Reggimento francese di paracadutisti del genio, molto specializzati.
32 di loro avevano partecipato alla Mangusta 2016 in Italia.

ITALIAOGGI
sezione: Estero – le notizie mai lette in italia data: 16/2/2018 – pag: 11
autore: di Angelica Ratti

Vengono addestrati in Francia nella ricerca dei corpi seppelliti dopo le carneficine

Parà specializzati in cadaveri

Lavorano in ambienti pericolosi con l’aiuto di archeologi
In Francia, dei genieri del 17° reggimento dei paracadutisti sono in grado di ritrovare le prove di un crimine individuando, ad esempio, le tracce delle munizioni utilizzate dai carnefici. Messa in sicurezza, studi del terreno, sminamento: a Montauban, nel dipartimento francese Tarn-et Garonna, in Occitania, nel Sud della Francia, il 17°reggimento del genio paracadutisti Rgp si esercita, con l’aiuto di un archeologo, a individuare e recuperare dei corpi sepolti.

Non solo. I Fos17, come vengono chiamati questi genieri specializzati, vengono utilizzati anche nelle indagini di antiterrorismo, nella ricerca di armi nascoste, esplosivi, documenti, nemici imboscati. Sono addestrati per passare al setaccio un intero settore, ma anche persone, abitazioni, veicoli, strade e grotte, fognature, e altre cavità artificiali o naturali.
È una sorta di polizia tecnica e scientifica in zone di guerra, secondo quanto ha riportato Le Figaro. I genieri su sito di Montauban si addestrano simulando missioni come quella di recuperare dei corpi di loro connazionali fatti prigionieri in una determinata zona dove i nemici potrebbero aver messo degli ordigni nelle vie d’accesso e di fuga nei pressi del terreno dove si presume si trovino i soldati francesi da recuperare. Arrivati sulla zona, la Fos17 installa un punto di controllo, un settore messo in sicurezza, dove vengono depositati dei materiali e questo luogo costituisce l’unico punti di ingresso e di uscita. In questo corridoio due soldati sono da soli e il loro compito e scoprire mine e altri ordigni esplosivi grazie alle loro apparecchiature tecniche e alla loro esperienza. La lezione è chiara: se un giorno la Francia dovesse essere associata a delle ricerche di resti e di corpi in una zona di guerra minata e di ordigni non esplosi, il 17° Rgp sarebbe pronto ad apportare la propria esperienza tecnica e militare, sia in Africa oppure negli ex feudi di Daesh in Iraq e in Siria, o altrove. Dalla ex Iugoslavia al Medio oriente, la storia recente ha dimostrato l’importanza di scavi in sicurezza e professionali per sostenere le indagini giudiziarie nazionali e internazionali, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Accanto ai genieri, durante l’esercitazione, c’è anche un archeologo, Patrice George, specialista dell’Istituto nazionale di archeologia preventiva, che condivide con i genieri del 17° Rgp la passione per quella che gli anglosassoni chiamano l’archeologia forense applicando alle inchieste relative ai crimini i metodi dell’archeologia. Negli Stati Uniti è molto praticata. In Francia si sta sviluppando sotto l’impulso dell’Istituto di ricerca criminale della gendarmeria nazionale. Patrice George è un esperto della polizia e della corte d’appello di Tolosa, e i genieri del 17° Rgp vengono regolarmente reclutati per fornire servizi utili alle inchieste. La loro prima collaborazione risale al 2014 quando insieme hanno lavorato all’inchiesta su un massacro perpetrato dai nazisti nella regione di Tolosa 70 anni prima.

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