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Pubblicato il 22/05/2020

RASSEGNA STAMPA: LA COMMISSIONE HA SECRETATO ALCUNI ATTI CHE RIGUARDANO IL CASO SCIERI

Il Tirreno ed. sezione: PISA-PONTEDERA data: 22/5/2020 – pag: 21
il giallo della gamerra
Inchiesta sulla morte di Scieri atti secretati per vent’anni

La commissione parlamentare ha indicato una serie di carte come segrete o riservate limitando la consultazione solo ad avvocati e inquirenti

PISA – Relazioni di consulenti. Ma anche infomative di investigatori. Materiale che la commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Scieri ha classificato come segreto o riservato e che per 20 anni – dal marzo 2018 – non potrà essere consultato liberamente. Solo inquirenti e legali che si occupano del caso possono consultarli. È uno degli elementi emersi in questi giorni in occasione dell’avviso di chiusura delle indagini. Sono 22mila le pagine a disposizione dei legali dei tre indagati dalla Procura militare d’appello di Roma con l’accusa di violenza a inferiore mediante omicidio pluriaggravato, in concorso.Si tratta di Andrea Antico, 41 anni, militare di Rimini; Alessandro Panella, 41enne, di Cerveteri; Luigi Zabara, 43 anni, di Frosinone.I tre sono indagati anche dalla Procura ordinaria di Pisa per omicidio volontario in concorso. Sulla giurisdizione del caso, tra Pisa e Roma, il conflitto potrebbe finire in Cassazione. Avrebbero prima picchiato Emanuele Scieri per poi costringerlo a salire sulla torre di asciugatura dei paracadute con Panella, secondo l’accusa, a provocare la caduta da almeno cinque metri della recluta siciliana. Un impatto contro il suolo che gli provocò la frattura di alcune vertebre e la morte. I tre, per gli inquirenti, sarebbero poi fuggiti lasciando morire l’allievo parà.Sia la Procura di Pisa che quella generale romana hanno acquisito una serie di testimonianze di militari rivelatisi più “collaborativi” rispetto a quando furono sentiti nel 1999. Ai primi di giugno la Procura militare chiederà il rinvio a giudizio dei tre ex caporali della Gamerra e in occasione dell’udienza preliminare davanti al gup sarà sollevata la questione della giurisdizione del caso riaperto nella primavera 2018 dopo la relazione della commissione parlamentare i cui lavori sono andati avanti dal marzo 2016 al dicembre 2017

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