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Pubblicato il 11/04/2018

REGGIO EMILIA: BFU PARACADUTISMO SI DOVREBBE TRASFERIRE ENTRO SETTEMBRE NELL’AREA EST. SLITTA DI UN ANNO LA TRASFORMAZIONE IN AREA CONCERTI DEL CAMPOVOLO

I LAVORI per la realizzazione della maxi arena Campovolo, sono in ritardo di un anno. Uno slittamento che consente anche alla Bfu, la scuola di paracadutismo, di traslocare (spese a carico della società aeroporto) con meno apprensione in fondo all’aeroporto, verso Villa Curta, dove sorgerà la nuova sede. «Dovevamo trasferirci il I° maggio – spiega il direttore della Bfu, Paolo Haim – Ma prima di cominciare i lavori per l’arena devono terminare la verifica bellica, ma anche sistemare l’impianto di drenaggio delle acque. Opere non banali. Siamo scettici che per questa data comincino i lavori nella parte in cui c’è attualmente l’hangar. Perciò crediamo che ci sposteremo ad agosto, mese in cui gradiremmo restare chiusi. Il montaggio e il rimontaggio dell’hangar è stimato in un mesetto, così da avere la nuova sede a settembre. Così avremmo tutti meno disagi».

L’obiettivo è di ospitare spettacoli e concerti d 100mila spettatori . Se ne parlerà nel 2019. I soci del raggruppamento temporaneo di imprese (Coopservice – capogruppo – Nial Nizzoli e Consortile Campovolo costituita a sua volta da altri cinque soci tra cui anche Luciano Ligabue) inizieranno i lavori più in la nel tempo.
I rilievi di caratterizzazione del terreno di 230mila metri quadri sono stati eseguiti. Non sono emerse sostanze inquinanti nel sottosuolo. Sta proseguendo l’indagine mirata alla individuazione di ordigni nell’area che consentirà, in caso positivo, di far spostare i paracadutistI. I residui ferrosi lascerebbero pensare ad ordigni degradati, lanciati durante la guerra sull’aereoporto. Il resto dell’area è già in possesso del permesso del comando militare per effettuare l’eventuale bonifica.

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