Pubblicato il 06/09/2017
REGGIO EMILIA: MOMENTO DI RIFLESSIONE DEI PARACADUTISTI SULL’8 SETTEMBRE
Curzio Malaparte ha raccontato ne «La pelle» che tutti, ufficiali e soldati, facevano a gara «a chi buttava più “eroicamente” le armi e le bandiere nel fango» e ha commentato con amarezza: «È certo assai più difficile perdere una guerra che vincerla. A vincere una guerra sono tutti buoni, non tutti sono capaci di perderla con onore».
PARMA- Le sezioni ANPDI di Monza ( organizzatrice) , Roma, Treviso, Basso Piave e diverse altre che hanno preannunciato la presenza del labaro , che citeremo nella cronaca del dopo evento, si sono date appuntamento il giorno 8 Settembre 2017 al campo volo di Reggio Emilia .
Data non casuale, quella dell’8 settembre, perchè lo scopo della Sezione di Monza è quella di dedicare un doveroso ricordo a tutti quei Soldati dell’Esercito Italiano che furono abbandonati al loro destino , costretti a scelte drammatiche, dolorose, improvvise e per molti di loro, mortali.
Quel giorno del 1943 , ma soprattutto ciò che accade nella settimana precedente, riassume il modo tutto italiano di (non) affrontare i problemi.
La fuga di notte del re sciaboletta e dei suoi generali è un disonore che non trova ancora giustificazione.
Spacciato come “armistizio” si tradusse in un cambio di bandiera e un voltafaccia che generò la rappresaglia feroce e talvolta animalesca, di un nuovo nemico.
Coloro che decisero di proseguire la guerra al Nord, e quelli che rimasero con l’uniforme del Regio Esercito, meritano rispetto. Chi non gettò la uniforme alle ortiche, e chi non si mise fazzoletti di vario colore al collo, è rimasto un Soldato e come tale va onorato.
Nessuno ai giorni nostri può e deve commentare la scelta dei Soldati dell’Onore , così li chiamò il Comandante Sala cucendogli sulla manica la fettuccia tricolore con la frase “PER L’ONORE D’ITALIA”, quando parte del Nembo raggiunse Salò, nè si può allo stesso modo disconoscere e sminuire la scelta di quei Soldati che , abbandonati al loro destino, scelsero di continuare a fianco degli anglo americani. Impossibile immaginare il lacerante e doloroso momento, quel giorno.
Ci saranno due decolli da 9 paracadutisti a partire dalle 15.30 , per lanci con fune di vincolo, ed un lancio in caduta libera del Team Folgore, con tre tricolore in aria.
Alle 18 la cerimonia che ricorderà quei Soldati e la sera una cena conviviale
Siete tutti invitati