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Pubblicato il 17/03/2018

SALO’ – BRESCIA- LA CITTA’ RICORDA SERGIO BRESCIANI ARTIGLIERE MOVM DI EL ALAMEIN A 17 ANNI

La più giovane Medaglia d’oro al Valor Militare . Il Feldmaresciallo Rommel gli ha consegnato la Croce di Ferro tedesca.



Salò rende omaggio ai caduti italiani di El Alamein con un fine settimana di commemorazioni che coinvolge Comune, Assoarma, Nastro azzurro e i sodalizi d’Arma come fanti, paracadutisti, carristi, ufficiali dell’aeronautica e sottufficiali d’Italia.

Questo pomeriggio alle ore 17, la Sala dei Provveditori del municipio, ospita il convegno che ripercorrerà la storia di Sergio Bresciani di Salò, la più giovane Medaglia d’oro al valor militare. La sorella Liliana ne traccerà un breve profilo,.La storia completa l’ha scritta nel suo libro “Il cucciolo della Leonessa ( acquistabile qui) .
La Battaglia sarà ricordata dal generale Domenico Schipsi.
Domani,Domenica 18 Marzoirà la Santa Messa e la commemorazione ufficiale. alle 9.30, si svolgerà la sfilata per le vie del centro storico, con la banda cittadina e la fanfara dei bersaglieri in congedo Piume del Garda. Una corona sarò deposta dopo l’alzabandiera. Seguirà la Santa Messa.


Sergio Bresciani, scomparso il 4 settembre ’42, all’età di 18, venne chiamato nella motivazione della sua decorazione «eroe fanciullo». E’ stato, infatti,il più giovane soldato decorato con la Medaglia d’oro al valor militare. A 15 anni è scappato due volte di casa per arruolarsi nell’esercito, ma i carabinieri glielo impedirono. Al terzo tentativo raggiunse la Libia clandestinamente.

Giunto in Libia fu preso in consegna dalle autorità militari, e mandò una lettera alla famiglia spiegando le ragioni del suo gesto chiedendo loro di firmare il consenso per il suo arruolamento. Ai genitori scrisse anche il maggiore Guido Zironi del Reggimento Artiglieria Celere “Principe Amedeo d’Aosta” (3°). I genitori acconsentirono e il il 2 luglio 1941, al compimento del diciassettesimo anno di età fu definitivamente arruolato.Oltre ad una medaglia di bronzo , Bresciani ricevette dal Feldmaresciallo Rommel la Croce di Ferro tedesca. Morì per lo scoppio di una mina anticarro che investì il’autocarro su cui viaggiava. Una scheggia gli amputò la gamba sinistra-
Fu curato dalla sanità della Divisione Folgore. Bresciani è ora sepolto al Sacrario militare italiano di El Alamein, dopo che Paolo Caccia Dominioni ne recuperò la salma sulla pista rossa, dove era stato sepolto.

Motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare “Avanguardista sedicenne, fuggito da casa per accorrere sul fronte libico, portava nella batteria che lo accoglieva la poesia sublime della sua fanciullezza eroica. Sempre primo nel pericolo, rifiutava qualsiasi turno di riposo, riuscendo in ogni occasione di superbo esempio ai camerati più anziani. Durante una giornata particolarmente aspra in cui il suo reparto veniva sottoposto a violentissimo tiro di controbatteria, in qualità di tiratore dell’ultimo pezzo rimasto efficiente, in piedi, continuava a sparare fino all’ultimo colpo al grido di ‘Viva il 3° Celere’. In altra azione di guerra, colpito dallo scoppio di una mina che gli recideva una gamba, sopportava con stoica fermezza la medicazione e, prossimo alla fine, pronunziava stupende parole di amor patrio, rammaricandosi di doversi separare dal reparto e dai compagni. Splendida figura di eroe fanciullo, simbolo purissimo della virtù della gente d’Italia. Marmarica-Egitto (Africa Settentrionale) Marzo-Dicembre 1941 – Maggio-Settembre 1942”.

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