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Pubblicato il 05/12/2018

SANTA BARBARA- 1000 BAMBINI DAI GUASTATORI PARACADUTISTI

foto: cortesia e.costantini

1000 bambini e diversi ragazzi più grandicelli sono stati accolti IL 4 dicembre dal Comandante dell’Ottavo reggimento guastatori paracadutisti di Legnago ,colonnello D’Agostino, nella Caserma Briscese ieri mattina per l’alzabandiera. Lì’incontro era stato fissato la prima volta il 5 novembre, ma le condizioni meteo avverse e lo stato di allerta che stava coinvolgendo tutto il territorio aveva portato gli organizzatori a rinviare l’evento della “Caserma aperta” che, di solito, avviene in occasione della ricorrenza del 4 novembre, festa delle Forze Armate.

Dopo l’alzabandiera accompagnata dall’inno italiano e l’omaggio ai Caduti, i ragazzi hanno potuto assistere all’incorporamento di alcuni volntari che erano stati raffermati e ai saluti ufficiali da parte del sindaco Clara Scapin e del Comandante del Genio Guastatori Ottavo Reggimento, il colonnello Antonio D’Agostino.

IL SINDACO: SIETE UN ESEMPIO PER LA COMUNITA’
“Grazie per l’accoglienza e per averci aperto le porte della caserma Briscese” ha esordito il primo cittadino. “Voi siete importanti per la difesa militare del Paese, anche se speriamo non ce ne sia più bisogno, ma soprattutto per la difesa della libertà e dei diritti. Vi ringraziamo per l’impegno che svolgete sia a livello nazionale, in occasione di grande calamità come i terremoti, ma anche per mantenere la sicurezza nelle nostre città, sia a livello locale, come quando, ad esempio, avete reso possibile lo sminamento delle due bombe rinvenute nell’Adige. Siete un esempio per tutta la comunità”.

IL COMANDANTE D’AGOSTINO: I MILTARI PRONTI AD AIUTARE I CITTADINI
“Siamo orgogliosi di poter ospitare così tanti bambini e ragazzi qui oggi” ha proseguito il comandante D’Agostino. “Anche se il nostro primo compito non è quello di educare, voglio che oggi possiate imparare questo: dovunque vi troviate, se siete in difficoltà e avete vicino a voi un soldato, chiedete aiuto”.

L’INTERVENTO DEL PRIMO CAPORALMAGGIORE SIMONE CAREDDU : LE MIE RADICI SONO ORMAI LEGNANESI

Il primo caporal maggiore Simone Careddu, rimasto invalido dopo un attentato in Afghanistan nel 2009 in Afghanistan nella quale perse la vita anche il caporalmaggiore Alessandro Di Lisio. “Le mie radici militari provengono da qui, da Legnago” ha spiegato Careddu che è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Croce d’Oro ed ora è in servizio nell’85° RAV di Montorio. “L’Ottavo Reggimento è una delle poche realtà che conosco che è così inserita nella comunità locale. È bello poter avere la Caserma aperta. Grazie”.
Dopo la cerimonia, ai ragazzi sono stati mostrati l’equipaggiamento ed i paracadute e alcune attrezzature

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