OPINIONI

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Pubblicato il 06/04/2014

SAREMO ALL’ALTEZZA DEI NOSTRI ALLIEVI?



UNA “BRIGATA” DI GIOVANI ASPIRANTI MILITARI TRANSITA OGNI ANNO DALLE SEZIONI ANPDI

di Walter Amatobene
Sono ormai numerosissimi- secondo i numeri della Presidenza nazionale Anpdi- i giovani(o giovanissimi) che si iscrivono per acquisire il brevetto ed il conseguente beneficio nei concorsi.
Mi risulta che solo la sezione di Pontecagnano ne registri qualche centinaio.

L’ANPDI sta vivendo, quindi, una rinnovata, delicata ed entusiasmante “missione educativa” che va ben oltre il semplice atto tecnico; i corsi sono diventati “un investimento a lungo termine”.
Con questo articolo cercherò di spiegare perchè.

IL MILITARE E IL PARACADUTISTA CHE TRANSITANO DALL’ANPDI DOVRANNO DISTINGUERSI AI REPARTI
E’ un privilegio, e contemporaneamente una grande responsabilità, poter trasmettere agli allievi un positivo “imprinting” educativo che riguarda prima i comportamenti personali, quali la cura dell’aspetto e la eliminazione di cattive abitudini (le devo elencare?), poi la divulgazione della nostra Storia (se ne parla ai corsi?), la efficienza fisica, la moralità, il cameratismo , la correttenza, la generosità,il coraggio, l’aspetto formale.
Sono certo che un corso “fatto bene” gli consentirà di distinguersi ai RAV e al reparto, così come sono sicuro che i Comandanti che avranno a che fare con loro si accorgeranno della differenza rispetto agli altri.

INVESTIRE SUI FUTURI SOCI ORDINARI
Molti dei giovanissimi soci, dopo il servizio VFP1 + VFP4 alla Folgore ( una percentuale sugli allievi di circa il 6-7% chiede di andare alla Folgore) , tra poco ridotto a VFP3, si congederanno. Non tutti entreranno in serizio permanente. Dal ricordo che avranno del loro primo contatto con il nostro mondo e dai benefici che avranno avuto in servizio grazie a quella prima iscrizione, dipenderà il loro ritorno come soci ordinari.

IL COMPITO DELICATISSIMO DEGLI ISTRUTTORI ANPDI
Gli Istruttori hanno un compito delicato, quindi, che non è solo tenico, ma anche “etico” e comportamentale, come lo furono i nostri. Lo stesso vale per le sezioni, che hanno il dovere di “accoglierli” bene; ognuno di loro, quando indosserà l’uniforme dovrà orgogliosamente riferire ai suoi superiori e commilitoni che proviene dalla sezione ANPDI di…., “la più severa”. Si: la più severa. Gli allievi cercano la severità e non strizzatine d’occhio o peggio la sciatteria o “sbrighiamo la pratica”: quella abitudine alla mediocrità la vivono e la imparano dovunque. Chi decide di gettarsi da un aereo, punteggio o non punteggio, ha una marcia in più. Usiamola. Moltiistruttori sono anagraficamente anche “padri” dei loro allievi, quindi hanno anch’essi uno strumento in più per dare ai questi ragazzi assai più di un brevetto.

L’ANPDI addestra l’equivalente di qualche reggimento .stavo per scrivere una brigata- di giovani: quale altra associazione ha lo stesso privilegio di poter “infarinare” di concetti fondamentali, così tanti futuri militari?

Mi viene in mente la frase che il Generale Castellano pronunciò prendendo il comando della Brigata in Afganistan nel 2009: “sarò all’altezza dei miei Uomini?”.

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