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Pubblicato il 29/12/2013

SERVIZIO MILITARE AGLI STRANIERI: I MINISTRI MAURO E KYENGE CONTRO TUTTI

PARMA- I giornali di oggi parlano tutti della proposta del Ministro Mauro sul servizio militare aperto ai cittadini stranieri, con una riforma costituzionale.
Riportiamo, uno per tutti, il testo di un articolo apparso su una trentina di quotidiani:


«Cittadinanza italiana in cambio del servizio militare»: il ministro della Difesa, Mario Mauro, ha aperto ieri all´arruolamento degli immigrati, un´iniziativa definita dal ministro come un modo per integrarli meglio. Il ministro per l´Integrazione, Cecile Kyenge, ha subito definito la proposta «intelligente e sensata».
Per la verità, quella di Mauro è un´idea su cui si ragiona da molti anni, anche per allargare il bacino degli aspiranti militari, ma che non si è mai concretizzata per l´opposizione che giunge da più parti. Ieri è stata Forza Italia a stoppare subito il ministro della Difesa: «Una proposta inaccettabile e totalmente fuori dalla realtà», ha tagliato corto il senatore Lucio Malan. Ma anche la Lega, da sempre contraria, ha stroncato l´iniziativa, definita «demenziale» da Matteo Salvini.
In un´intervista a Libero, che gli chiede cosa pensa dell´introduzione del principio dello «ius soli», Mauro risponde: «Penso più che di ius soli, in Italia avremmo bisogno dello “ius culturae”. Perché non facciamo una piccola modifica alla Costituzione in modo da poter consentire a chi arriva in Italia di poter fare parte delle forze armate? Questo naturalmente purché abbiano un minimo di requisiti. Oggi si può fare il militare solo se si è cittadini italiani. Bisognerebbe fare come negli Stati Uniti dove, se si presta servizio nelle forze armate per un certo periodo, si è agevolati nel conseguimento della cittadinanza».
La proposta piace al ministro Kyenge: «Ringrazio Mauro e mi congratulo perché le sue proposte tengono conto di quelle che sono le strategie future dell´Europa e dell´Italia».
D´accordo con Mauro anche il suo collega di partito Domenico Rossi, ex sottocapo di Stato maggiore dell´Esercito, che spiega che per una parte degli immigrati la cosa sarebbe già fattibile intervenendo su una legge ordinaria, la n. 91 del 5 febbraio 1992.
IL «NO» DI FI E LEGA. Un´idea che invece non piace per niente a Forza Italia. Malan attacca: «Ci sono migliaia di giovani italiani che tentano inutilmente di entrare nel ristrettissimo numero di arruolamenti che vengono effettuati in questi anni e non si vede alcuna necessità di fare entrare al loro posto persone che vengono da chissà dove. Né questo meccanismo, né lo ius soli sono pensabili per l´Italia».
Ancora più drastico il segretario del Carroccio. Salvini sostiene che cambiare la Costituzione per permettere agli immigrati di indossare l´uniforme e poi ottenere la cittadinanza italiana «è un principio demenziale. Se devo cambiare la Carta non lo faccio per gli immigrati. È un´enorme c.. Facciamo finta di non averla letta e che sia causata dall´abbondanza di cibo e libagioni delle festività».

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