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Pubblicato il 04/07/2017

SEZIONE ANPDI DI VERRES: STORIA DEL LEONE DELLA FOLGORE AUGUSTO ROSSET

Ci arriva dalla Val D’ Aosta il ricordo di due Leoni di El Alamein: un “Folgorino ed Carabiniere paracadutista, le cui immagini ed alcuni reperti facevano parte di una mostra allestita in occasione della ricorrenza del Check Point Pasta, celebrata a Verres il 2 Luglio 2017 con la partecipazione della MOVM Gianfraco Paglia-

Par. Umberto Mattone. Sezione Valle d’Aosta- Verrès

Augusto ROSSET: Un “ragazzo della FOLGORE”
Nel corso della prima cerimonia commemorativa cui partecipai in Valle notai subito, tra i tanti cappelli alpini, un solitario basco amaranto accanto alla bandiera dei Combattenti e Reduci di Aosta. Si trattava del suo presidente, il maresciallo aaracadutista Augusto ROSSET, classe 1915, da Saint Christophe, uno dei pochi “ragazzi della FOLGORE” tornati dall’inferno di El Alamein e dalla prigionia in terre lontane.
Chi può dire se quell’uomo modesto e schivo avrebbe approvato tanta attenzione attorno al suo nome ed alle sue gesta? Infatti, come conferma l’affezionata figlia Anna, il maresciallo non era solito raccontare o esprimere i sentimenti che si portava dentro. Probabilmente, come accadeva ad altri combattenti, le esperienze vissute lo avevano talmente segnato che preferiva tenerle per sé, nel silente ricordo dei commilitoni caduti.
Lo incrociavo frequentemente per le vie della città, sempre arzillo sulla sua bicicletta. Poi, un brutto giorno, mi comunicarono la notizia che nessuno vorrebbe mai ricevere. Alle esequie noi parà della Sezione “VALLE D’AOSTA”, secondo tradizione, abbiamo accompagnato il suo “ultimo lancio” al grido “FOLGORE”, come avrà fatto anche lui, oltre 60 anni fa, quando combatteva durante la più tragica e famosa battaglia avvenuta nel deserto.
Il foglio matricolare di questo valente soldato é un libro aperto sulle vicende di tanti appartenenti a quelle classi di leva che si sobbarcarono due o tre fronti di guerra, uno peggiore dell’altro: francese, greco-albanese e russo oppure africano. Il nostro, dopo varie peripezie tra isole greche e cieli del mediterraneo, approdò in una desolata landa desertica posta sotto il livello del mare, la depressione di El Qattara, ove il nemico non erano solo inglesi ed australiani, francesi o sudafricani, ma sopratutto mosche e scorpioni, armi e rifornimenti inadeguati, sete e malattie, caldo torrido e freddo pungente. Inquadrato nel 187° Reggimento della “FOLGORE”, Divisione creata per le più ardite incursioni dal cielo e sprecata a presidiare un’esile linea difensiva costituita solo di buche improvvisate, dovette combattere l’impari battaglia come si faceva nella guerra precedente: baionetta e bombe a mano! Si, Augusto ROSSET era uno di quei leggendari uomini che lo stesso CHURCHILL non esitò a definire, con ammirazione: “ I leoni della Folgore”.
Il Direttivo della Sezione regionale Paracadutisti di Verrès ha onorato il suo nome dedicandogli un Corso di abilitazione al lancio con paracadute militare.

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