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Pubblicato il 10/12/2019

STATI UNITI: LA GUERRA IN AFGANISTAN E’ STATA UN FALLIMENTO

Wired.it offre un inquietante supunto di riflessione con un articolo che riassumiamo liberamente:

Il Washington Post ha pubblicato i dati salienti di una inchiesta, dopo avere ricevuto parere favorevole dal tribunale in nome della legge denominata” Freedom of Information act” che li rendeva liberi di accedere agli atti amministrativi del governo.
Secondo questi dati risulterebbe che il governo e l’esercito americani avrebbero mentito sull’andamento della guerra in Afghanistan. Nessun progresso e statitiche manipolate.
2000 pagine che contengono più di 400 testimonianze di generali, membri dell’esercito e diplomatici impegnati sul fronte concordano che c’è stata una diffusione di informazioni false per dare l’idea di una vittoria nonostante la campagna miitare fosse fallimentare.

775mila soldati americani sono stati impiegati in Afghanistan dal 2011. 2300 sono morti al fronte e oltre 20.500 sono rimasti feriti. La guerra ha avuto un costo di circza 932 miliardi di dollari ed è la più lunga mai combattuta dagli Stati Uniti.
Il generaloe Douglas Lute,che ha comandanto duranmte le presidenze Bush e Obama ammette che non si conosceva il paese e che “Non sapevamo cosa stavamo facendo, non ne avevamo la minima idea” . Un diplomnatico rincara la dose: gli stati uniti pensavano di rafforzare un governo centrale, ma l’Afghanistan nella sua storia non ne aveva mai avuto uno. Bob Crowley , colonnello, dice che le notizie venivano edulcorate e trasformate a vantaggio delle forze armate americane.

James Dobbins, ex diplomatico: “Invadiamo i paesi non per renderli più ricchi ma per pacificarli. E in Afghanistan abbiamo chiaramente fallito”.

Non c’è stato alcun progresso sino ad ora ed il negoziato, dopo tre mesi di distanza dalla interruzione delle trattative è ripreso debolmente a Doha, mentre a Kabul c’erano stati diversi incontri tra Zalmay Khalilzad, l’inviato americano per l’Afghanistan, e il presidente afghano Ashraf Ghani. Secondo Suhail Shaheen, portavoce della delegazione talebana a Doha, l’accordo potrebbe essere firmato entro qualche settimana.

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