OPINIONI

Condividi:

Pubblicato il 03/03/2017

SVEZIA: MIGLIAIA DI STUPRI- SOMMOSSE E VIOLENZE IMBOSCATE PER NON IRRITARE I MUSULMANI PADRONI DELLE CITTA’

la Svezia, considerata il faro della buona integrazione tra islamici , neri ed occidentali, aumentano in maniera esponenziale gli stupri durante grandi eventi, le violenze, le aggressioni sessuali, i sobborghi messi a ferro e fuoco da immigrati che stanno prendendo il sopravvento su di una popolazione che, vittima di se stessa e di politiche contro la natalità, sta scomparendo, conta migliaia di ragazze molestate e aggredite sessualmente da immigrati asiatici e di fede musulmana.

Nel rapporto pubblicato da Dagens Nyheter, un importante giornale locale, vengono denunciati un numero elevatissimo ( non calcolato esattamente, ndr) di stupri avvenuti nelle edizioni del 2014 e 2015 del festival più importante della Svezia, chiamato “we are stocholm”, che la polizia, messa al corrente dei fatti, ha preferito insabbiare per non creare irritazione nei confronti della aggressiva e preponderante comunità islamica.

Inizialmente il giornale svedese riceve la soffiata da uno psicologo – che aveva incontrato, come pazienti, alcune vittime – ma non viene dato seguito alla denuncia.

Contattata da un altro quotidiano svedese, il Nyheter Idag, la redazione del Dagen Nyheter ammette di essere stata contattata dallo psicologo – sotto anonimato – e che non avendo avuto manforte dalle forze dell’ordine ha preferito congelare per un po’ la pubblicazione della storia.

I giornalisti scoprono un memorandum interno della polizia in cui si esorta alla vigilanza durante il festival, dati i problemi delle edizioni precedenti, quando erano stati registrati casi di “giovani che si strofinavano contro le ragazze”. Documento in cui la stessa polizia faceva menzione di immigrati per lo più provenienti dall’Afghanistan.

Il 63% delle vittime prese di mira ai concerti non aveva neanche quindici anni. Anche il New York Times, lo scorso gennaio, fa riferimento ai fatti, in un breve pezzo, in cui riporta le dichiarazioni di un certo David Brax. 38 segnalazioni di stupri e violenze sessuali, e sono solo coloro che hanno avuto il coraggio di farlo,sono state insabbiate..

Un funzionario di polizia, che ha chiesto e ottenuto che il suo anonimato fosse rispettato, lo scorso anno raccontò all’ennesimo giornale locale che non si trattava di un fenomeno nuovo.

L’agente conferma inoltre il sospetto che le aggressioni sessuali nel corso degli anni siano state molte di più di quelle che si potevano immaginare e che, già nel 2008, chi era a capo dell’organizzazione del festival aveva chiesto alla polizia di non andare troppo a fondo.

Senza trovare alcuna resistenza. Sebbene, poi, casi di stupri fossero stati registrati ancora prima. Già nel 2006 all’Arvika Festival, un altro raduno musicale annuale svedese, vennero denunciati due stupri cui la polizia, non trovando testimoni, non diede seguito.

Ad arricchire la cornice dei fatti già di per sé surreale, il Guardian, mentre i dettagli della vicenda vengono a galla, pensa bene di dare voce ad una certa Susanna Udvardi, direttore di una delle Ong che si occupa di aiutare i rifugiati ad integrarsi nel sud della Svezia:

In ognuno dei giorni dell’edizione 2014 del festival, si era verificato almeno un episodio di violenza sessuale.

Quindicenni prese a calci e poi violentate da non ancora diciottenni identificati come “stranieri”, in molti casi non identificati affatto.

Quasi tutti gli aggressori sono pakistani, afghani, di origine eritrea.

Le ragazzine venivano immobilizzate e stuprate in branco.

 

fonti

http://www.bra.se/bra/brott-och-statistik/valdtakt-och-sexualbrott.html

http://www.dn.se/nyheter/sverige/fler-uppger-att-de-har-utsatts-for-sexualbrott/

http://notizie.tiscali.it/esteri/articoli/due-giorni-dopo-parole-trump-in-svezia-scoppia-rivolta-immigrati/

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-22/rabbia-giovani-immigrati-scuote-181040.shtml?uuid=AbLhbGyH

Leggi anche