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Pubblicato il 27/06/2020

SVIZZERA: LE SINISTRE VOGLIONO PIU’ SERVIZIO CIVILE E PIU’ FACILE

Il Consiglio nazionale (Camera bassa del Parlamento elvetico) ha bocciato a sorpresa una riforma che voleva rendere più difficile l’accesso al servizio civile, spesso usato -secondo diversi ufficiali- per evitare la disciplina militare e non per motivi di coscienza. La votazione si è chiusa con 103 voti contro 90 e 5 astensioni.

Il Consiglio Nazionale, diversamente dal Consiglio degli Stati (Camera alta), ha così voluto lanciaew un segnale all’esercito e alla ministra della difesa, Viola Amherd, bocciando la riforma in senso restrittivo del servizio civile.

Gli Stati federali in precedenza avevano adottato, al comntrario. la riforma più severa ,con 33 voti contro 12.

Le norme prevedevano un periodo di attesa di dodici mesi per quei soldati che dopo la scuola reclute chiedono di passare al servizio civile (attualmente sono il 33% delle ammissioni).

Nel dibattito è emerso che spesso i soldati che passano al servizio civile una volta conclusa la scuola reclute lo fanno per avere più tempo da dedicare alla professione oppure perchè è assai meno impegnativo di quello militare.

Pe ril servizio civile si chiedevano un minimo di 150 giorni e l’applicazione pure a sottufficiali e ufficiali del fattore 1,5 (vanno svolti in civile una volta e mezzo i giorni di servizio militare). Lo scopo era quello di rendere più difficile il trasferimento dall’esercito al servizio civile.

La sinistra e i Verdi liberali sostengono che il servizio civile offre un prezioso contributo alla società ,; per loro il periodo di attesa di 12 mesi era un’inutile vessazione, volta a scoraggiare un potenziale candidato al servizio civile.
LE SINISTRE ERANO PRONTE AD UN REFERENDUM
La Federazione svizzera del servizio civile (CIVIVA), il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE), i Verdi e il Partito Socialista avevano già annunciato un referendum contro le modifiche di legge. Anche i Verdi liberali si erano detti disposti a sostenerlo. Non ce n’è stato bisogno.
CHI NON PRESTA SERVIZIO MILITARE O CIVILE PAGA UNA TASSA
Nella Costituzione federale si legge a questo proposito: «Gli uomini svizzeri sono obbligati al servizio militare. La legge prevede un servizio civile sostitutivo. Per le donne il servizio militare è volontario». Chi è idoneo al servizio militare o al servizio di protezione deve adempiere il suo obbligo prestando servizio di persona. Chi non presta servizio personalmente, ossia chi non è idoneo al servizio militare o al servizio di protezione, o non adempie interamente l’obbligo di prestare servizio di persona paga una tassa d’esenzione dall’obbligo militare

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