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Pubblicato il 17/01/2017

SVIZZERA – NOVE MILIONI DI FRANCHI PER LA SICUREZZA AL CONGRESSO ECONOMICO

DAVOS (CH) – Le misure di sicurezza per il Forum economico mondiale (WEF) di Davos, in programma da domani a venerdì, dovrebbero costare attorno ai nove milioni di franchi, per contrastare le minacce terroristiche. Lo scenario attualmente più plausibile prevede un attacco realizzato da un singolo individuo o da una piccola cellula.

Potrebbe dunque essere messo in atto lo stesso dispositivo di sicurezza utilizzato nel 2016 per l’ultima edizione del WEF. Le due principali vie d’accesso a Davos saranno sorvegliate, così come l’accesso alle quattro aree protette create sul posto.

Rispetto all’anno scorso comunque, vi sarà un’intensificazione della presenza delle forze dell’ordine e dei controlli a persone e veicoli.

La polizia grigionese sarà responsabile della protezione di personalità sottoposte al diritto internazionale. A godere di questo statuto speciale saranno oltre un centinaio, in particolare capi di governo o membri di case reali, su un totale di circa 3’000 partecipanti al WEF. “Un’ulteriore sfida” sotto questo punto di vista è rappresentata dalla presenza del presidente cinese Xi Jinping, ha detto Schlegel.

Forze dell’ordine provenienti da tutta la Confederazione e anche dal Liechtenstein supporteranno la polizia locale in ogni mansione: il numero degli agenti che verranno impiegati non è stato però reso noto.

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