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Pubblicato il 26/07/2017

TERMINATO A PISA IL 10mo CORSO ISTRUTTORI DI METODO DI COMBATTIMENTO MILITARE .

A fronte di un numero di oltre 100 candidati provenienti da tutti i Reparti della Forza Armata, 42 sono stati i militari selezionati che hanno preso parte al Corso della durata di sette settimane e consistente nell’addestramento volto all’acquisizione delle capacità tecniche e didattiche richieste alla figura dell’Istruttore .



Si è concluso a Pisa, presso il Centro Addestramento Paracadutismo il 10° Corso Istruttori del Metodo di Combattimento Militare (MCM), unico sistema da combattimento “corpo a corpo” adottato da qualche anno dall’Esercito Italiano.
A fronte di un numero di oltre 100 candidati provenienti da tutti i Reparti della Forza Armata, 42 sono stati i militari selezionati che hanno preso parte al Corso della durata di sette settimane e consistente nell’addestramento volto all’acquisizione delle capacità tecniche e didattiche richieste alla figura dell’Istruttore .
Alla fine sono stati 24 i militari che hanno superato con successo tutto l’iter addestrativo conseguendo la qualifica di Istruttore di 1° livello di Metodo di Combattimento Militare. Tra essi, a testimonianza della rilevanza del Corso anche un paracadutista statunitense in servizio presso la 173rd Airborne Brigade Combat Team – Sky Soldiers U.S.Army.
In occasione della chiusura del Corso, il Comandante del Centro, Colonnello Alessandro Borghesi, ha ricevuto la visita del Dott. Emilio Appiana, titolare dell’azienda “JUTE SPORT” già ospite, nel giugno del 2014, alla presentazione del MCM presso il 187° Reggimento paracadutisti “Folgore” di Livorno (Reparto pilota del progetto).

Il Metodo di combattimento militare costituisce una delle capacità acquisite dal personale impiegato nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure ed il dott. Appiana ha voluto testimoniare il proprio apprezzamento e la propria vicinanza all’Esercito, in riconoscimento alle capacità professionali ed operative dimostrate quotidianamente dai militari per la sicurezza del Paese fornendo ad ogni singolo corsista un pacchetto “equipaggiamento di sicurezza” costituito da un caschetto e da guanti da allenamento.
Nota della Redazione di CongedatiFolgore:
Fu l’allora comandante del 187mo col Rodolfo Sganga a credere nei propri istruttori ( lui che è un agonista di arti marziali)e consentirgli di iniziare il lungo percorso che ha portato a MCM . Il nostro giornale si onora di avere sponsorizzato per anni il gruppo sportivo all’interno del quale confluì il corpo istruttori, i cui membri poterono accrescere esponenzialmente le proprie esperienze tecniche partecipando a seminari e stage nazionali ed internazionali e “travasando” nella Forza Armata il loro sapere.
Si tratta di un esempio di spirito di iniziativa, tenacia, forza, originalità e capacità di ogni singola tessera del mosaico di lavorare in squadra.
Ora, giunti al 10mo corso per istruttori , al servizio di tutta la forza armata, si può dire che la Folgore rappresenta anche in questo settore -così importante per l’addestramento-, la punta della lancia dell’Esercito –



foto sotto il Dr Appiana con il Comandante del Capar e mentre consegna il “kit di sicurezza”.

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