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Pubblicato il 02/12/2019

TORINO: LA BOMBA D’AREO DISINNESCATA ANCHE DAL FIGLIO DEL LT MAURO GIGLI ARTIFICIERE PERITO IN AFGANISTAN


foto sopra: cortesia LA STAMPA

Torino- Gian Mauro Gigli ( nella foto mentre parla con il giornalista de La Stampa, ndr) è caporal maggiore capo, specializzato artificiere dell’Esercito come lo era il padre Mauro ( foto in alto, ndr).

Il Padre era capo team degli artificieri del contingente militare italiano inviato in Afghanistan e nell’estate del 2010 morì con un collega alla periferia di Herat, mentre cercava di disinnescare una trappola esplosiva. Gian Mauro è oggi artificiere del 32° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Alpina Taurinense ed ha fatto parte del team di otto artificieri chiamati a disinnescare la bomba d’aereo di Torino, disinnescata il primo di dicembre.-
Non potendo svitarla, gli artificieri ” hanno letteralmente segato il muso con un getto di acqua ad alta pressione, con un macchinario controllato a distanza. Mauro Gigli è stato promosso sottotenente per meriti speciali. Ai colleghi della Taurinense che si trovavano ad Herat in quei giorni dolorosi per il contingente italiano in missione in Afghanistan, Gian Mauro ricorda molto il padre. «Cammina come lui e fuma nello stesso modo. Ed è bravo. Eccome».

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