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Pubblicato il 31/03/2014

TRAGICA MORTE DI UNA BASE JUMPER E DUE PARACADUTISTI IN TUTA ALARE IN MONTAGNA

PARMA- E’ morta domenica scorsa in svizzera un Base Jumper, trentacinquene. che abitava nel cantone tedesco aveva deciso di lanciarsi dalla celebre Murrenfluh. Dopo lo stacco, in apertura del paracadute ha sbattuto violentemente contro le rocce prima di precipitare senza vita alla base del picco. L’incidente è ‘ultimo in ordine di tempo. Il giorno prima, la stessa sorte era toccata a un 33enne neozelandese e un 34enne francese, morti a Lütschental, sempre sulle Alpi bernesi, dopo un lancio da un elicottero con tuta alare a ridopssop delle pareti roccciose. Un terzo compagno è rimasto invece gravemente ferito. C’è stata una collisione tra due di loro mentre sfioravano le pareti rocciose

Praticavano il “wingsuit flying”, un volo in alta montagna, sfiorando le rocce, con la tuta alare. Sembra che solo nel 2013 abbia causato nel mondo una ventina di morti. In rete circolano “liste” che tengono il conto di tutte le tragedie dal 1981. Secondo queste statistiche la giovane svizzera sarebbe la 229esima vittima, ma i base jumper giurano che gli incidenti mortali siano molti di più.

In agosto le Alpi svizzere sono state teatro anche dell’ultimo volo di Mark Sutton, lo stesso stuntman inglese che in occasione della cerimonia di apertura dell’Olimpiade di Londra si era gettato da un elicottero come controfigura di James Bond.

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