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Pubblicato il 26/04/2019

UFFICIALI IN AUSILIARIA: IL COMUNE DI ROMA NE CHIEDE CINQUE

Il sindaco Raggi ha chiesto alla Difesa il contributo di 5 ufficiali in ausiliaria per dirigere alcuni settori comunali al collasso:
Primo fra tutti il verde pubblico funestato dai crolli record dell’ultimo anno e mezzo (+730% ).
Un altro generale sarà destinato a riorganizzare la Polizia municipale, uno per la Protezione civile, uno per la formazione dei dipendenti e l’ultimo per occuparsi della digitalizzazione.

Il Ministero della Difesa ed il comune sembrano avere raggiunto un accordo cui dovrebbe seguire a giorni il decreto firmato dal Ministro Trenta.
«Sono professionisti pronti a dare il loro contributo a Comuni, Regioni e a tutte le pubbliche amministrazioni che ne avranno necessità», aveva sottolineato il ministro, annunciando il progetto, nel 2018.
Gli ufficiali in ausiliaria, ovvero dopo il congedo, per massimo 5 anni, possono decidere di prestare le proprie competenze a un altro ente pubblico civile.
I primi cinque militari sono stati individuati a inizio 2019 e ora, dopo un lavoro di analisi sui settori scoperti la giunta ha deciso dove impiegarli.

Il generale Monti o Giovanni Calcara dovrebbero occuparsi dei un appalto milionario per sfrondare gli alberi, che è fermo da tre anni , che deve partire con opportuni controlli. Il dipertimento giardiini e manutenzioni del verde registra un impressionante il numero di alberi caduti e di quelli a rischio.
Il generale Giuseppe Morabito, ex capo della Scuola di alta formazione della Nato, è stato richiesto all’ Ufficio personale comunale. il secondo candidato per lo stesso posto sarebbe il generale Paolo Gerometta, ex vertice di Persomil, ovvero la direzione per il Personale Militare ( Difesa). Il generale Giovanni Savarese è dovrebbe riorganizzare la Protezione civile, importante pedina comunale se si pensa che l’ emergenza incendi è alle porte.


GAZZETTA UFFICIALE: COSA RECITA LA LEGGE CHE ISTITUISCE LA FIGURA DI UFFICIALE IN AUSILIARIA

Art. 3.
A u s i l i a r i a

1. Il collocamento in ausiliaria del personale militare avviene
esclusivamente a seguito di cessazione dal servizio per
raggiungimento del limite di eta’ previsto per il grado rivestito.
2. Il personale militare permane in ausiliaria:
a) fino a 65 anni, se con limite di eta’ per la cessazione dal
servizio pari o superiore a 60 anni, ma inferiore a 62 anni;
b) fino a 67 anni, se con limite di eta’ per la cessazione dal
servizio pari o superiore a 62 anni e, comunque, per un periodo non
inferiore ai 5 anni.
3. All’atto della cessazione dal servizio, il personale viene
iscritto in appositi ruoli dell’ausiliaria, da pubblicare annualmente
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana con indicazione
della categoria, del ruolo di appartenenza, nonche’ del grado
rivestito. Le pubbliche amministrazioni statali e territoriali,
limitatamente alla copertura delle forze in organico, possono
avanzare formale richiesta al competente Ministero per l’utilizzo del
suddetto personale, nell’ambito della provincia di residenza ed in
incarichi adeguati al ruolo ed al grado rivestito. Le norme di
attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 97 e 99, della
legge 23 dicembre 1996, n. 662, statuiranno l’accesso, la permanenza
e le cause di esclusione dall’ausiliaria.
4. Ai fini della corresponsione dell’indennita’ di ausiliaria, il
personale, all’atto della cessazione dal servizio, manifesta, con
apposita dichiarazione scritta, la propria disponibilita’ all’impiego
presso l’amministrazione di appartenenza e le altre pubbliche
amministrazioni.

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