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Pubblicato il 17/07/2017

UFFICIO BREVETTI E MARCHI: LE REGISTRAZIONI DI “DUX” E “BOIA CHI MOLLA”

PARMA- Risultano depositati e registrati presso l’Ufficio brevetti e marchi del Ministero dello Sviluppo Economico i marchi ‘Boia chi mollà, ‘Dux’, ‘Il Duc’, utilizzabili per commercializzare gli articoli più disparati, dall’abbigliamento ai gadget, ai vini.

Il deputato Fiano del PD che vorrebbe introdurre il reato di propaganda del regime fascista forse non ne aveva tenuto conto. Lo stesso parlamentare non si sbilancia sul ‘fiorire di marchi ispirati al ventennio nel registro del Ministero dello Sviluppo. «La mia intenzione – spiega – è sanzionare la propaganda di questa idea, non il semplice possesso di un marchio». Negli archivi del Mise compare, ad esempio, il marchio ‘Il Duce’, depositata nel 2001 da Alessandro Lunardelli per la classe di Nizza 33 (quella relativa alle bevande alcoliche) e approvata dal Mise nel 2005.

Paolo Camporesi ha registra il logo e marchio ‘Bagnolo – la terra del Duce’ e ‘La garitta del Duce’. ù
‘Boia chi molla è stato registrato nel 2011 da Michele Tessarolo per prodotti di cartone, cuoio, abbigliamento e giocattoli.
Il marchio ‘Dux’, composto da una scritta sovrastante un’aquila romana a cura del titolare Gianfranco De Bari è valido per la classe 25, come il precedente. Fascio littorio moschetto aquila rappresentano una regsitrazione a nome a Biblioteca fascista del Covo, registrato nel 2014 da Marco Piraino.
‘Littoria’ , per finire, è un marchio che appartiene ad Antonio Pennacchi dal 2004.

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