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Pubblicato il 27/08/2017

UMBERTO ECO: I SOCIAL MEDIA DANNO LA PAROLA AGLI IMBECILLI DEL BAR

Umberto Eco: 

«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli».  L’anarchia di Internet: chiunque ha diritto di manifestare la propria irrilevanza
il flosofo, sociologo e scrittore è scomparso nel Febbraio  2016.
Le aveva  pronunciate  dopo aver ricevuto dal rettore della università di Torino ,Gianmaria Ajani la laurea honoris causa in “Comunicazione e Cultura dei media” perché «ha arricchito la cultura italiana e internazionale nei campi della filosofia, dell’analisi della società contemporanea e della letteratura, ha rinnovato profondamente lo studio della comunicazione e della semiotica».  Nello stesso ateneo nel 1954 si era laureato in Filosofia.
LA CARTA STAMPATA SOPRAVVIVERA’ GRAZIE ALLE BUFALE DEI SOCIAL MEDIA
Eco vedeva un futuro per la carta stampata. «C’è un ritorno al cartaceo. Aziende degli Usa che hanno vissuto e trionfato su internet hanno comprato giornali. Questo mi dice che c’è un avvenire, il giornale non scomparirà almeno per gli anni che mi è consentito di vivere. A maggior ragione nell’era di internet in cui imperversa la sindrome del complotto e proliferano bufale».