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Pubblicato il 31/01/2014

UN COLONNELLO DELLA FOLGORE IN PENSIONE PREMIATO A ROMA INSIEME A DIVERSI PARACADUTISTI IN SERVIZIO


MEDAGLIA D’ORO PER LE VITTIME DEL TERRORISMO
La onorificenza, conferita con decreto del Presidente della Repubblica, è un riconoscimento assegnato ai cittadini italiani (ai familiari in caso di decesso) che per il loro impegno siano stati colpiti dall’eversione armata. Un segno di gratitudine dello Stato per quanti sono caduti o sono rimasti feriti per il loro servizio a favore del bene comune.

Ecco alcuni dei premiati, dopo il Capitano Attilio Trovato, di cui abbiamo dato conto alcuni nelle notizie precedenti:


Jonny D’Andrea, classe 1981, paracadutista della Folgore del 187° reggimento, la riceve per meriti conseguiti durante una missione di pace in Afghanistan. Il 7 agosto 2011, nel distretto di Bala Baluk, durante una perlustrazione, due convogli italo americani sono stati vittime di un’imboscata dei guerriglieri talebani. Attraversando un percorso minato, uno dei mezzi è saltato in aria provocando il ferimento dei soldati che lo occupavano. Nello scontro a fuoco che ne è seguito, D’Andrea ha rischiato la vita per portare in salvo due commilitoni gravemente feriti a seguito dell’esplosione, diventando il bersaglio dell’artiglieria talebana. Alla cerimonia di consegna delle 20 medaglie alle “vittime del terrorismo” hanno preso parte le più alte gerarchie militari.



Il colonnello PARACADUTISTA in congedo Giorgio Bonifazi (foto sopra),
73 anni, è stato premiato per i fatti di Beirut del 1983. Il colonnello Bonifazi ha un braccio immobile oltre ad un polmone non più funzionante. Il 16 ottobre 1983 era a Beirut, nella tenda sede operativa della Folgore, capo sezione operazioni ed informazione dei paracadutisti’.
Quel giorno , «nonostante l’intenso fuoco di fucileria e di lanciarazzi intorno alla zona di schieramento della Folgore si legge nella motivazione di uno dei tanti riconoscimenti , rimaneva al proprio posto per dirigere e coordinare le attività di reazione».

Continua la motivazione: «sopportava con grande coraggio fisico e morale il dolore e la progressiva diminuzione della capacità respiratoria fino al termine dell’operazione di fuoco». Era uno dei primi feriti italiani . L’altro ieri è stato premiato, a trent’anni di distanza dall’accaduto, a Roma, alla presenza del sottosegretario alla Difesa Alfano ed al Capo di Stato maggiore della Difesa . Nella Folgore era entrato dopo gli studi, poco più che ventenne, nel 1965. Questa medaglia di vittima del terrorismo arriva dopo la croce di bronzo al merito dell’esercito’ conferitagli nel 1993 dal Ministero della Difesa. E prima ancora erano arrivate la croce d’oro di anzianità al servizio, la medaglia di Cavaliere al merito della Repubblica e quella del Governo libanese.

Sotto: alcuni altri paracadutisti premiati

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