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Pubblicato il 15/01/2014

UN PARACADUTISTA FOLGORE RSI PRESIDENTE ONORARIO DI UN COMITATO DI ANALISI STORICA DELLO SBARCO DI ANZIO

UN PARACADUTISTA FOLGORE RSI PRESIDENTE ONORARIO DI UN COMITATO DI ANALISI STORICA DELLO SBARCO DI ANZIO

La Herald Editore, nell’ambito del progetto nazionale “Per non dimenticare”, per la tutela della memoria storica, ha istituito il “Comitato Pro 70° Anniversario dello Sbarco di Nettunia”. L’ente vuole fare un “percorso della memoria” sul territorio alla riscoperta della storia dello sbarco angloamericano del 22 Gennaio 1944 e della successiva battaglia per Roma attraverso lo studio di episodi poco noti o da sempre nascosti al “grande pubblico”.

Presidente onorario è stato designato Umberto Bisaccioni, Paracadutista del Reggimento “Folgore” della Repubblica Sociale, già distintosi nei combattimenti di Castel di Decima e Malpasso contro i Britannici.

Il ricercatore nettunese Pietro Cappellari, già autore del volume Lo sbarco di Nettunia e la battaglia per Roma (Herald Editore, Roma 2010) è stato designato Responsabile culturale del neocostituito Comitato.

«Lo scopo del Comitato è quello di salvaguardare la memoria storica dello “sbarco di Nettunia” (come correttamente si dovrebbe chiamare) senza scadere nello “spettacolo” con un percorso che faccia conoscere ai cittadini di Anzio e Nettuno, ma non solo, cosa veramente accadde in quei giorni. Vogliamo superare anche il consueto atteggiamento di dedicare a questo evento solo pochi “distratti” giorni di impegno. Un territorio come il nostro dovrebbe “vivere” di un evento così importante. Purtroppo, da decenni si assiste solo a delle “sfilate” di politici che con la storia c’entrano davvero poco. Noi sogniamo un progetto che coinvolga intimamente Anzio e Nettuno nella riscoperta delle proprie radici, nell’orgoglio di essere comunità, che possa portarle in ambito internazionale non sporadicamente, ma permanentemente.

RECUPERO DEI REPERTI E DELLE TRINCEE SUL FRIONTE PER I TURISTI STORICI
Per questo vorremmo investire su progetti di turismo internazionale, il cosiddetto “turismo di guerra”, con il recupero di bunker e trincee della Seconda Guerra Mondiale, con una mappatura dei siti di interesse storico, con convenzioni ad hoc con agenzie di viaggio specializzate con cui siamo da tempo in contatto. Basterebbe copiare quello che avviene in Normandia. Qui, invece, tutto è lasciato all’abbandono.

Un territorio che ospita ben quattro cimiteri di guerra (il Campo della Memoria, il cimitero militare statunitense di Nettuno, i due britannici di Anzio) non può continuare a negare la propria storia per incompetenza e, soprattutto, per ignoranza. Un’ignoranza che abbiamo cercato di sconfiggere con il nostro lavoro uscito nel 2010: Lo sbarco di Nettunia e la battaglia per Roma, dove per la prima volta è stata scritta una storia dell’operazione anfibia libera da quei condizionamenti politici che sempre l’hanno caratterizzata, riportando alla luce fatti da troppo tempo tenuti nascosti, non ultimo la partecipazione italiana alla difesa di Roma.

Il famoso “quarto attore” (dopo gli Statunitensi, i Britannici e i Germanici) cancellati dai libri di storia.

CHI RICORDA GLI ITALIANI CADUTI PER CONTRASTARE LA INVASIONE?
CHI RICORDA I BOMBARDAMENTI TERRORISTICI SUI COLLI ALBANI?

Incalza il prof Cappellari: “Troppo imbarazzante era dire che gli Italiani, in quel 1944, c’erano e difendevano la propria Patria. Proprio per questo, come primo atto del nostro Comitato, il 22 Gennaio ci recheremo a deporre un omaggio floreale al Campo della Memoria e, poi, onoreremo il V.Brig. Giuseppe Pitruzzello, primo caduto della RSI sul fronte di Nettunia; Bramante Pagliaro e Renzo Mastracci, entrambi uccisi dagli Statunitensi quel giorno. Un giorno che non fu certamente di festa, come qualcuno maldestramente tenta di dipingerlo. I bombardamenti terroristici angloamericani sui Colli Albani, con particolare riferimento a quello di Velletri, cancellata dalle cartine geografiche, provocarono centinaia e centinaia di morti innocenti da sempre dimenticati da chi “vuol far festa”. E “festa” sia, allora.

I CRIMINI DI GUERRA DEGLI ANGLOAMERICANI
Parleremo dei crimini di guerra dei cosiddetti “liberatori”, dallo stupro della diciassettenne Giulia Tartaglia all’omicidio di Marco Di Nicola. Chi avrà voglia di festeggiare lo farà davanti alla propria coscienza. Il lungo percorso che ci porterà nel Giugno prossimo a presentare la seconda edizione del volume Lo sbarco di Nettunia sarà costituito da una serie di tappe, un “percorso della memoria” che va dal restauro del Cippo di Aldo Bormida a Borgo Carso alla pulizia del Cippo della RSI di Campoverde (Aprilia), da una tavola rotonda con storici di diversa estrazione alla presentazione di volumi innovativi su un fatto storico che ha un’importanza ancora oggi sottovalutata. A tal proposito, è già attiva una Pagina FB (www.facebook.com/comitatosbarconettunia) in cui saranno presentate le nostre iniziative e una mail (heraldcomitati@libero.it) che è a disposizione per chi voglia maggiori notizie».

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