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Pubblicato il 08/02/2014

UNA VERSIONE SOFISTICATA DI VIDEOGAME FA DA SENTINELLA ELETTRONICA TRA LE DUE COREE


PARMA – Un sistema identico a Kinect, ovvero il “gestore” degli ordini ai videogiochi tramitte movimenti del corpo, presidia il confine tra la Corea del Sud e la Corea del Nord. Accanto ai consueti sistemi di controllo (umani e non solo), viene utilizzata anche la periferica studiata per Xbox ( la “scatola” che consente di videogiocare con il TV, ndr).

La linea demilitarizzata che sancisce la separazione tra i due paesi (DMZ) è stata riempita con una rete di Kinect, per vigilare sugli eventuali tentativi di attraversamento del confine e avvisare le autorità in caso di pericolo. Come riporta il sito sudcoreano Hankooki, l’artefice del sistema è lo sviluppatore indipendente Jae Kwan Ko, un esperto di soluzioni di monitoraggio che ha mantenuto il massimo riserbo sul meccanismo escogitato. Non a caso, infatti, la notizia esce con consistente ritardo, poiché il gruppo di Kinect sarebbe attivo dallo scorso agosto.

Stando a quanto è filtrato, sembra che il sistema sia in grado non solo di rilevare la presenza di persone e/o oggetti in movimento nell’area sorvegliata, ma anche di distinguere tra esseri umani e animali; ci si attende che nel prossimo futuro possa essere capace di identificare anche fonti di calore e rilevare il battito cardiaco della creatura monitorata.
In altre parole, un sistema concepito per il gioco è stato utilizzato come strumento per la difesa nazionale. In passato in Corea si tentò con le robot-torrette, mentre Israele e Regno Unito hanno optato per soldati robot. Senza contare che i cieli delle zone a rischio sono già popolate di droni , già in azione da tempo in Afghanistan.

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