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Pubblicato il 13/01/2014

UNUCI PERUGIA CELEBRA CON UNA MARCIA INCURSORI BRITANNICI SULL’AEREOPORTO DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIAL E

Perugia 13 gen 2014 – Una marcia militare non competitiva di tre giorni, per ricordare il 70* anniversario dell’incursione dei reparti speciali britannici sull’aeroporto di Perugia nel Gennaio del 1944 per distruggere aerei tedeschi con l’inaugurazione di un cippo, si e’ svolta ieri organizzata dall’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia (UNUCI), sezione di Perugia, in collaborazione con l’Associazione Culturale Monti del Tezio, presidente. Lino Gambari.

Ieri all’aeroporto internazionale dell’Umbria, San Francesco d’Assisi, dopo una conferenza che ha ricordato quel periodo storico militare, il gen. Augusto Staccioli, con i massimi vertici dell’Unione Ufficiali in concedo, presenti l’addetto Militare Ambasciata UK Magg. Rupert Jackson e quello dell’Ambasciata USA Magg. Erika Kasprzak, hanno scoperto un cippo commemerativo.

Era il 12 Gennaio 1944 quando un gruppo di sei incursori britannici del secondo reggimento SAS (Special Air Service) venne paracadutato nei pressi di Colpiccione a nord dell’aeroporto. L’obiettivo dell’operazione (”Pomegrante”, melograno) era quello di distruggere i ricognitori tedeschi basati sull’aeroporto di Perugia (allora Sant’ Egidio) per evitare che fornissero informazioni sullo sbarco di Anzio che avrebbe avuto luogo dieci giorni dopo. La missione non inizio’ bene: subito dopo il lancio notturno, l’aereo C 47 dell’ottavo Tcs USAF (comandato dal Ten.col. Raymond Nowotny) che trasportava i paracadutisti si schianto’ contro Monte Tezio causando la morte di tutti e sei membri dell’equipaggio.

AEREO PRECIPITATO. EQUIPAGGIO AERONAUTICO MORTO. PARACADUTISTI DISPERSI A TERRA. DUE SOLI SULL’OBBIETTIVO. UNO MORTO ALTRO CATTURATO
La pattuglia aviolanciata inglese, si dovette separare dopo aver attraversato il Tevere e solo due dei componenti raggiunsero l’obiettivo; mentre erano intenti ad effettuare il sabotaggio dei velivoli tedeschi, una delle bombe in dotazione esplose anzitempo causando la morte del comandante della pattuglia e il ferimento dell’altro componente che venne catturato.

Lui, unico superstite, dopo aver evitato la fucilazione con l’aiuto di medici tedeschi, riusci’ a fuggire durante il suo trasferimento verso il nord Italia.

MARCIA UNUCI – 70 CHILOMETRI IN TRE TAPPE – DUE GIORNI E MEZZO
Per ricordare questo evento una pattuglia di dieci ufficiali dell’UNUCI ha percorso in tre tappe, quello che potrebbe essere stato l’itinerario seguito dalla pattuglia dei SAS coprendo in due giorni e mezzo di cammino la distanza di circa 75 Km che separa la zona di lancio di Colpiccione dall’aeroporto di Perugia passando per Monte Tezio, Civitella Benazzone, Piccione, Fratticiola Selvatica, Monteverde e Pianello. Il percorso non privo di difficolta’, oltre a quelle naturali dovute ai dislivelli e alla presenza di numerosi corsi d’acqua, ha portato la pattuglia UNUCI a confrontarsi anche con le numerose proprieta’ private recintate e con lo sfruttamento intensivo dei terreni agricoli che hanno costretto i marciatori a variare il tragitto originariamente pianificato con conseguente allungamento dei tempi e delle distanze.



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