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Pubblicato il 17/09/2014

USA: IN AUMENTO LE VIOLENZE SESSUALI SUI SOLDATI MASCHI


Le violenze sessuali sui soldati maschi
Ogni giorno 38 soldati americani vengono stuprati o molestati

Il mensile americano GQ ha pubblicato un articolo di Nathaniel Penn che racconta il tema delle violenze sessuali sui soldati maschi all’interno dell’esercito americano. L’articolo raccoglie ricordi e testimonianze di 23 soldati che hanno subìto abusi sessuali dagli anni Sessanta a oggi, insieme a interviste di ufficiali dell’esercito, psicologi e legislatori. Solitamente la violenza sessuale è un problema che riguarda le donne, ma considerato che si arruolano molti più maschi che femmine, i soldati vittime di abusi sono molti di più: circa 14 mila soltanto nel 2012.

Penn scrive che quando un uomo si arruola nell’esercito statunitense le probabilità che venga aggredito sessualmente aumentano di dieci volte. Secondo il Pentagono ogni giorno 38 soldati subiscono un abuso sessuale. Nella maggior parte dei casi i colpevoli restano impuniti perché è rarissimo che le vittime denuncino i loro aggressori: talvolta i comandanti decidono se prendere provvedimenti, ammettendo in questo modo un fallimento nel mantenimento della disciplina; l’81 per cento dei soldati maschi che hanno subìto abusi sessuali non denuncia l’aggressione: i processi che si concludono con la condanna dell’aggressore sono solo il 7 per cento del totale.

Si pensa che l’aggressore sia gay, ma nella gran parte dei casi non è così: talvolta viene solo imposto il potere di un capo. Penn scrive che “le reclute non possono mettere in discussione l’autorità. Un certo tipo di soldato di alto grado richiede prestazioni sessuali ai sottoposti esattamente come richiede loro di ritirare il suo bucato. Un certo tipo di recluta violenta un suo pari in una perversa imitazione della struttura di potere, per dimostrare il controllo totale del subordinato.

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