CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 08/04/2020

VIRUS- POSTI DI LAVORO A RISCHIO

PARMA- L’ISTAT realisticamente annuncia che il fermo delle attività produrrà , anzi sta producendo, uno shock rilevante e diffuso sull’intero sistema produttivo italiano. L’Istituto di statistica stima una contrazione fino al 10% dei consumi e del 4,5% del valore aggiunto,ovvero quell’indice che genera il PIL. Dobbiamo attenderci «effetti devastanti» sull’occupazione , dice l’organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo): sono a rischio , ormai quasi del tutto persi, 195 milioni di posti. Una recessione che potrebbe avere
due scenari: Il primo si basa su un blocco limitato a marzo e aprile. Due mesi sarebbero sufficienti a perdere il 4,1% dei consumi e l’1,9% del valore aggiunto. Se dovesse protrarsi anche a maggio e giugno le cifre raddoppierebbero. 900 mila occupati potrebbero soffrire di cancellazioni o contrazioni se non addirittura di cancellazione. Hotel e ristoranti perderebbero quasi un quarto del valore aggiunto. Attualmente è fermo il 34% della produzione e crescono gli indici di «sfiducia» di imprese e famiglie. L”Ilo, agenzia delle Nazioni Unite, prevede che il coronavirus cancellerà il 6,7% di ore lavorate nel secondo trimestre del 2020, pari a 195 milioni di unità a tempo pieno. 4 lavoratori su 5 sarebbero interessati dalla chiusura totale o parziale delle attività produttive. Per l’Ilo ammontano a ben 1,25 miliardi le persone impiegate in settori definiti ad alto rischio, dove maggiore è la probabilità di andare incontro a un’ondata di licenziamenti o tagli alle retribuzioni. Intanto, secondo uno studio condotto da economisti della Banca d’Italia, le ricerche di lavoro, almeno attraverso il canale web, sono crollate.

Leggi anche