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Pubblicato il 08/10/2017

VITERBO- I NEO MARESCIALLI RICEVONO IL GRADO

Viterbo- Venerdì 6 ottobre 2017 presso la Caserma “Soccorso Saloni”, sede della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, ha avuto luogo, alla presenza del Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro SERINO, del Comandante dell’Istituto di formazione militare “viterbese” e delle principali autorità civili, religiose e militari, la cerimonia di consegna dei gradi agli Allievi Marescialli del XVIII corso “Lealtà”.
La scuola ha accolto volentieri e assai cordialmente i tanti familiari ed amici degli Allievi neo-promossi.

Proprio a molti di loro è stato affidato l’emozionante compito di consegnare il grado di Maresciallo ai propri congiunti.

“passaggio della stecca”
La tradizione vuole che il Capo Corso degli Allievi “anziani” consegna la “stecca” a quello degli Allievi “giovani”. La stecca è una riproduzione in grande scala di un piccolo attrezzo in legno, con una scanalatura centrale, che veniva un tempo usato dagli Allievi per lucidare i bottoni metallici della giubba senza sporcarne il tessuto. Passare la stecca ha il significato di passare le consegne a chi subentra in un compito, ossia lasciare il posto al nuovo corso da parte degli Allievi anziani prossimi al conseguimento del grado di Maresciallo. La “Stecca” simboleggia oggi, oltre al valore delle tradizioni, anche l’interiore lucentezza dell’animo di chi è chiamato a servire in armi la Patria.
Il Generale Gabriele TOSCANI DE COL, Comandante della Scuola, rivolgendosi ai neo-Marescialli, futuri Comandanti di plotone della Forza Armata ha sottolineato che “il grado che indossate, come certamente sapete, vi conferisce l’autorità formale ed il rispetto, che da solo non sarà sufficiente ad esercitare in maniera efficace il vostro ruolo di Comandanti. Per essere dei bravi Comandanti ci vuole anche l’autorevolezza, la rispettabilità, e questa va conquistata giorno per giorno”.
Il Generale Pietro SERINO ha evidenziato l’importanza, nell’azione di comando, dell’esempio: “Siate sempre in mezzo ai vostri uomini, condividete con loro impegno e fatica. Siate di esempio, ma senza sostituirvi a loro, senza competere con loro. L’esempio, quello sano, non risiede in ciò che farete, ma come lo farete. Non stancatevi mai di migliorare, di crescere sul piano professionale e su quello umano”.

MOLTI I PARACADUTISTI CHE RIENTRERANNO ALLA FOLGORE
I neo Marescialli, che hanno superato nei giorni scorsi l’impegnativo esame d’immissione in ruolo, lasceranno la Scuola Sottufficiali di Viterbo il prossimo mese di gennaio per raggiungere le Scuole d’Arma e Specialità dove completeranno il loro iter formativo triennale. Molti degli allievi sono paracadutisti e presto diversi di loro rientreranno nei ranghi della FOLGORE.
La Scuola Sottufficiali dell’Esercito ha il compito di formare i Marescialli Comandanti di plotone ed i Marescialli qualificati Infermieri Professionali. L’iter formativo si sviluppa coniugando una didattica di livello universitario con un’intensa attività ginnico-sportiva unitamente a un impegnativo programma di attività militari, teoriche e pratiche, svolte in sede, in aree e strutture addestrative sul territorio nazionale. Al termine del processo di formazione della durata triennale, i Marescialli Comandanti di plotone conseguono la laurea in “scienze politiche e delle relazioni internazionali”, presso l’Università degli studi della Tuscia, mentre i Marescialli qualificati “infermieri professionali” la laurea in “infermieristica”, presso l’Università “Roma Tor Vergata”.

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