VI   ODIO 
(EMILIO CAMOZZI 03.07.01)
Non é una componente del mio carattere, ma questa volta a Voi, paracadutisti di Monza, che in un giorno vi siete fatti dodici ore di autocorriera per rendere omaggio a gente scomparsa durante la guerra,  di cui in Italia quasi nessuno sa niente, e non l'avete fatto per ricevere applausi ne per far vedere quanto siete bravi, ma solo per portare avanti una vostra idea " Ogni caduto o ucciso durante la guerra ha diritto ad un fiore", devo per forza portare odio. Odio per non poter essere come Voi. Ho sentito piagnucolare Presidenti e soci dell'A.N.P.d'I., di tempi cambiati, di gente che non é più la stessa, di menefreghismo  dilagante,
di assenteismo conseguente alle mille cose che ci sviano da quello che dovrebbe essere il nostro dovere, e poi mi capitate voi, ordinati , disciplinati, in divisa, quasi a dirmi che le motivazioni più sopra riportate non sono altro che cretinate, che ciò che si deve fare si può fare, a tutte le età. Infatti la rappresentanza di tutte le generazioni di paracadutisti erano presenti . Ma chi vi credete di essere, degli U.F.O?.
Ed il vostro presidente, non rivestito con paludamenti o insegne che lo distinguano dagli altri, ha forse qualità taumaturgiche tali da riuscire, per grazia ricevuta, a far di Voi quello che siete? Vi odio perché noi, della sezione di Trieste, siamo riusciti, dopo tanti sforzi a portare al raduno Trieveneto a Gorizia (45 Km) 10 partecipanti, di cui cinque ex combattenti ( 400 anni) e cinque aggregati. Nessun congedato. Ma come cavolo fate ad essere tanto migliori di noi? A Trieste siete stati ricevuti da una delegazioni di bersaglieri. Di paracadutisti locali c'ero solo io. Perché ero stato invitato personalmente. Gli altri non ne sapevano niente. E' questo l'unico appunto che posso farvi. Ed è anche un sollievo che non abbiate avvisato, perché ho paura che altrimenti avremmo fatto un brutta figuraccia per assenteismo.A coronamento della mattinata, un ricco pranzo in quel  di Sistiana. Al pomeriggio, non contenti di avere già giustificato il vostro impegno, visita al monumento del paracadutista di Cervignano, con deposizione di una corona. Ed alla fine, una visita ed un omaggio alla casa di Rizzatti.
Gente mia, lasciatemelo dire perché tale vi sento, continuate così.
Il mio odio non é che lurida, bieca invidia di non poter far parte come e voi ad un'associazione in pieno fermento ed in piena ripresa. Ho letto l'interessante giornale che voi pubblicate, ho visto il monumento che  state costruendo, ho assaggiato la vitalità che vi anima e che mi ha riportato ai tempi passati, quando la nostra prorompente esuberanza
era un modo per scaricare quel "di più" che avevamo dentro. Grazie per avermi portato con Voi, grazie per avermi ridato fiducia in un avvenire paracadutistico in cui quasi non speravo più. E grazie per l'amicizia che mi avete dimostrato. 
Emilio Camozzi


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