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Pubblicato il 12/05/2019

100 ANNI DEGLI ALPINI A MILANO: ATTI VANDALICI E QUALCHE FURTO . MA GLI ALPINI VANNO AVANTI


500Mila alpini a Milano. Canti balli, nonostante pioggia e grandine. Niente lancio sull’Arena, ma la festa continua.

La prima giornata, Sabato, è stata segnata anche da saccheggi di alcune roulottes parcheggiate da gruppi alpini e vandalismo: in via Marsala, sede dell’associazione nazionale, dove sono state infrante le vetrine, e nella centralissima piazza San Babila, dove ignoti hanno scritto con vernice rossa «Gli Alpini stuprano». La polizia sta indagando e acquisendo i filmati delle telecamere.
una grande città come Milano non è forse l’ideale per ospitare l’adunata: troppo estesa e con la popolazione abituata a un appuntamento dopo l’altro, tra settimane della moda, del design, concerti e gare sportive.
Milano, in sostanza, ha gestito l’Adunata come uno dei tanti eventi di questi anni. Di sicuro non resterà nemmeno una carta fuori posto, se è vero che abbondano i volontari conl la penna nera al srvizio alla citta prima e dopo il raduno, come sempre l’ANA prevede in caso di raduno . Diversi di loro nelle ultime settimane hanno piantato alberi nel bosco di Rogoredo e per bonificare la vegetazione del Parco Lambro.
Sabato, in serata, ci si sono messi anche la pioggia e il vento che hanno rovinato la festa, costringendo il popolo alpino a una veloce ritirata. I problemi ci sono stati soprattutto per quelli che hanno scelto gli accampamenti: la notte è stata difficile. Dopo la Messa di ieri pomeriggio c’è chi addirittura ha trovato la grandine, e le penne da Trento, Bergamo e Vicenza – tradizionali roccaforti alpine – hanno dovuto battere in ritirata, rinunciando alla baldoria della notte tra sabato e domenica, che è da sempre la più movimentata.

SOTTO: L’INAUGURAZIONE DELLA CITTADELLA DEGLI ALPINI VENERDI 10 MAGGIO


L’area dedicata agli stand delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano e della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini hanno registrato un afflusso record: oltre ottomila persone l’ora con centinaia di visitatori pronti ad aspettare il proprio turno per poter vedere gli oltre 40 stand che illustrano le capacità di intervento nelle pubbliche calamità e permettono di toccare con mano i mezzi di ultima generazione impiegati dalle Truppe Alpine in Italia e all’estero.
Allestita in concerto dai volontari della Protezione Civile Ana, gli uomini delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano (Brigata Alpina Taurinense) e dal personale dell’Ospedale da Campo, la Cittadella copre un’area complessiva di 24.000 metri quadrati attorno a piazza del Cannone, al Parco Sempione. In una quarantina di postazioni propone come vetrina dei mezzi di equipaggiamento di ultima generazione in uso alla Protezione Civile Ana e alle Truppe Alpine, al servizio della popolazione in caso di emergenza.

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