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Pubblicato il 12/08/2022

12 AGOSTO 1992 – TRENT’ANNI ORSONO MORIVA PAOLO CACCIA DOMINIONI

foto sopra: Paolo Caccia Dominioni durante una delle sue missioni sul Fronte di El Alamein, insieme al suo inseparabile assistente Renato Chiodini. per recuperare le salme dei Caduti . Foto sotto : la sua scrivania a Quota 33, dove per 20 anni visse per occuparsi dei Soldati italiani caduti nelle Battaglie e per seguire la costruzione del Sacrario

Paolo Caccia Dominioni (Nerviano, 1896 – Roma, 1992) fu un eccellente Comandante e soldato , architetto, artista, scrittore . Dedicò la sua vita dopo la guerra a onorare la memoria dei combattenti, con un affetto speciale verso i Paracadutisti.


LA VITA

Di famiglia nobile fu l’unico superstite del ramo Dominioni. Nel maggio del 1915 interruppe gli studi di ingegneria per arruolarsi volontario nel Regio Esercito. Sul fronte dell’Isonzo, con il grado di Tenente di una sezione lanciafiamme, fu decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Dopo la guerra fu architetto al Cairo. Nel 1931 fu richiamato per il servizio in Libia e in Eritrea dove divenne effettivo presso l’Ufficio Informazioni del Comando Superiore dell’Asmara, svolgendo diverse missioni fra Egitto, Sudan ed Etiopia. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, dopo aver brevemente prestato servizio presso lo Stato Maggiore, nel 1942 chiese di entrare nei Guastatori, la specialità appena creata all’interno dell’arma del Genio. Il 4 luglio venne assegnato al XXXI Battaglione, schierato in Nord Africa, con il quale combattè a El Alamein.

Chiese ed ottenne la ricostituzione del Battaglione Genio guastatori alpini ad Asiago, nel maggio del ’43. Dopo l’8 settembre entrò 106ª Brigata Partigiana Garibaldi.Concluse la carriere come Capo di Stato Maggiore del Corpo lombardo Volontari della Libertà


IL SACRARIO DI EL ALAMEIN

Paolo Caccia Dominioni progettò diversi sacrari militari, da Tripoli (fu abbattuto da Gheddafi) a Murchison a Bari, ma il più famoso , è quello di El Alamein, dopo che aveva iniziato nel 1948 le ricerche dei resti dei Caduti delle tre grandi battaglie. A lui si deve il recupero di 4.814 salme delle quali 2.465 identificate. Per onorare la loro memoria , su incarico del governo italiano,nel ‘48 iniziò progettò del Sacrario dedicato ai nostri soldati, che comprende anche un piccolo museo di cimeli bellici che Il Progetto El Alamein si sta occupando di restaurare, ripristinare e modernizzare(cliccate per saperne di più, ndr) . Il Sacrario è uno splendido omaggio in pietra, marmo e cemento all’uomo e al combattente, senza retorica. Foto sotto: il cippo numero 1, degli ottantadue posizionati sul Fronte della Battaglia dal Progetto El Alamein, posizionato sulla pista Bresciani, che collega il Sacrario a Quota 33, in segno di omaggio ai Caduti e a Caccia Dominioni.

IN RICORDO DELLE VITTIME DI TITO
Nel 1985 Paolo Caccia Dominioni realizzò a Gorizia un monumento a quei cittadini che morirono assassinati dai partigiani di Tito, chi in carcere a Lubiana, chi nelle foibe: un Lapidario che riporta incisi ben 665 nomiIn quegli anni era un vero “tabù” descrivere gli eccidi dei comunisti iugoslavi a danno delle popolazioni che entrarono in contatto con il loro spietato esercito.

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