OPINIONI

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Pubblicato il 01/11/2013


LA FESTA DEI MORTI

Il mese della nebbia (Novembre) è il mese dei morti.
L’anno volge a termine, tutto cade come le foglie
dagli alberi.
In questo periodo un’indicibile tristezza pervade il paese. Comprendiamo il cambiamento, come la resurrezione della luce ad Est fa parte della vita, così ne fa parte anche l’interruzione della luce
autunnale.
Il divenire e la morte appartengono alla vita. La nascita e la morte sono intoccabili, perché l’esistenza ci è sacra. Per questo motivo la festa dei morti fa parte delle feste annuali.
Tutti si recano in questo mese nei cimiteri per onorare i loro cari morti e portare loro una corona di fiore ed una fiammella che arde in nome dei morti in combattimento e dei morti della famiglia.
Molti membri della famiglia si ritrovano a casa dei parenti per non dimenticare.
Non ci sono però dei brindisi in loro onore, come spesso è usanza, le fotografie dei morti sono esposte
per evocare la loro vita e la loro morte coraggiosa………… terra sit vobis levis!


“Noi non ci prestiamo davanti alle fredde tombe.
Avanziamo e diciamo: era uno di quelli
che hanno rischiato, ciò che tutti abbiamo osato.
La sua bocca è chiusa. Avanziamo e proclamiamo:
l’amicizia è immutabile.
Molti cadono. Molti sono caduti.
Il mondo è vasto, chi si trattiene viene rinchiuso,
le parole passano ma i morti non dimenticano;
il potere, il dovere sono più grandi del mondo.
Ricordiamo, il dovere esisteva
prima di noi. E noi coltiveremo,
come i nostri predecessori, anche putrefati nella tomba,
il valore della vita.
Più forte del dolore e della pietra.” di Eberhard Wolfang Muller

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