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Pubblicato il 06/11/2014

1916: 4 ALPINI DEL BATTAGLIONE “MONTE ARVENIS” VENNERO FUCILATI PER CODARDIA. APPELLO PER LA RIABILITAZIONE

È partita ieri la campagna stampa e internet per chiedere al Capo dello Stato che venga restituito l’onore agli alpini del battaglione “Monte Arvenis” fucilati a Cercivento, il 1 luglio 1916,

Le motivazioni addotte dai firmatari: nel 1916 ci fu una “svolta”, dopo Caporetto, quando, il presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando e il Capo delle Forze Armate, Armando Diaz, sostituirono la disciplina di coercizione, basata sulle decimazioni, voluta da Cadorna, con una di “convinzione”, come suggerito dagli ufficiali addetti alla truppa. Niente fucilazione, quindi, ma tentativo di convincerli a recedere dal loro rifiuto di combattere.

Fucilati il primo luglio 1916 dai carabinieri
Silvio Gaetano Ortis da Paluzza, Basilio Matiz da Timau, Giovan Battista Corradazzi da Forni di Sopra, Angelo Massaro da Maniago, secondo i difensori, proposero un piano alternativo ad un assalto. Essendo di quei posti, conoscevano rischi e possibilità. All’inizio della guerra avevano rifiutato di arruolarsi con gli austriaci.

L’ESPRESSO è uno dei primi firmatari.

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