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Pubblicato il 02/07/2021

2 LUGLIO 1993- 2 LUGLIO 2021- LA MOVM GIANFRANCO PAGLIA: “HO IMPARATO MOLTO DAI PARACADUTISTI DELLA MIA COMPAGNIA

PARMA- La data del 2 Luglio 1993 rappresenta per i Paracadutisti e per l’Esercito un momento contemporaneamente doloroso ma anche di orgoglio. Quel giorno, a Mogadiscio, l’Esercito ha avuto tre Soldati morti e molti feriti , di cui alcuni gravissimi. Abbiamo fatto alcune domande alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, che in quel tempo era incorporato come sottotenente, comandante di Plotone , in 15ma Compagnia del 186mo Reggimento Paracadutisti ed è un testimone diretto degli eventi che gli hanno cambiato per sempre la vita.


Colonnello, mi rendo conto che quel 2 Luglio 1993 aveva tanti protagonisti sul campo. Pensa che quei fatti siano stati ben narrati?

Molti meritano di essere sempre presenti nei nostri discorsi, compresi i miei. Ecco perchè anche quest’anno voglio iniziare a parlare di quel giorno partendo dai paracadutisti di leva che erano con me e che hanno avuto un comportamento eccellente sia sotto il profilo umano che militare. Nel mio caso, arrivato a Mogadiscio il 28 Maggio 1993 fresco di scuola , sono stati un prezioso aiuto per assumere il ruolo che mi era stato assegnato. Il comandante della mia Compagnia, l’allora Capitano Paolo Riccò ( ora Generale della Aves, ndr) aveva forgiato una compagine di Paracadutisti bene addestrati e molto coesi, che mi hanno insegnato molto. Grazie a tutti loro sono arrivato a quel fatidico giorno con la lucidità e la prontezza necessarie. Lo spirito di squadra che ci univa è stato trainante per i comportamenti di ognuno di loro e per me, sul campo di battaglia.


C’è qualche capitolo non conosciuto della storia di quel giorno che vorrebbe rivelarci?
Ci sono sensazioni, fatti , comportamenti miei e di altri commilitoni, che meritano riservatezza, tanto sono intimi. Non ne parlerò mai perchè sono anche dolorosi. Ognuno di coloro che erano al Check Point pasta quel giorno , ne custodisce una parte



Quei combattimenti cosa hanno insegnato al Militare e cosa all’Uomo?

Mi sono trovato di fronte a situazioni pericolose, alcune gravissime ed irreversibili, che ho dovuto affrontare. Dovrei quindi rispondere di avere acquisito da quegli eventi la consapevolezza e la conoscenza dei miei limiti che mi ha consentito di attingere a coraggio e forza , per superarle. Molto ho imparato dall’esempio del Comandante di Compagnia ,capitano Paolo Riccò e di tutto il suo staff: condividevano – e io con loro- la vita del campo e delle pattuglie senza alcun privilegio. Ho imparato come un Soldato deve guadagnarsi i gradi per la seconda volta. Come sa, questi comportamenti sono molto apprezzati dai paracadutisti.



Come comandante di plotone, cosa avrebbe voluto fare di più, quel giorno?
Riportare a casa tutti. Per un Ufficiale questo è l’imperativo morale. ( lo dice con la voce che lascia trasparire la sua emozione, senza aggiungere altro, ndr)

Le notizie di questi giorni parlano di giovani sbandati, senza scrupoli, alcuni assassini di coetanei , altri ancora narcotizzati da movide, alcol, droghe, cellulari.Cosa potremmo fare per loro, oggi? Forse istituire nuovamente la Leva?


No, la leva, dal punto di vista strettamente militare, non sarebbe utile alle Forze Armate, che hanno impieghi che richiedono professionalità. Penso che sia la Famiglia il primo esempio per loro e subito dopo la scuola. Istituire la leva al giorno d’oggi, sebbene io stesso ricordi come erano i “miei” ragazzi nel 1993, , non sembra essere più una soluzione attuale. Famiglia e scuola rimangono i cardini per formare il carattere dei nostri Figli



Come sono i giovani che incontra nei Reggimenti, nelle Accademie e alla Scuola Marescialli?
Mi dimostrano, ogni volta che li incontro, che i valori sono gli stessi. I militari di oggi e quelli di ieri sono , ed erano, determinati e seri. Oggi forse la scelta delle stellette è più impegnativa, per i contesti dove si dovrà operare e le conoscenze che bisogna acquisire. Nonostante le nuove difficoltà, non sono venute meno le domande di arruolamento, consentendo alle Forze Armate di poter scegliere sempre tra i migliori. Sono stato padrino di corsi sia in Accademia che alla Scuola Marescialli e mi sento particolarmente orgoglioso di vedere che i valori di cui sono portatore e di cui parlo durante i giuramenti , sono sempre presenti nei loro cuori di neo-Soldati.

Dove trascorrerà il 2 Luglio?

Sarò a Siena con i “miei” ragazzi della Quindicesima compagnia ed il generale Paolo Riccò, che la comandava. Assisteremo alle 18 ad una Santa messa (cliccate per il programma, ndr) ed oltre venti Diavoli Neri.
In quella occasione, per ricordare il Paracadutista Pasquale Baccaro, verrà consegnata al Fratello la sua piastrina originale ed il Reggimento ne riceverà dalle sua mani la copia da custodire in Compagnia.




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