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Pubblicato il 24/03/2015

200 MILITARI CURDI ADDESTRATI DALL’ ITALIA A ERBIL

CONTROCARRO E SNIPER PER I MILITARI CURDI
E’ in corso ad Erbil la missione italiana di addestramento dei curdi, denominata “Prima Parthica”; composta di 370 uomini, stanno aumentando le capacità operative e di uso delle armi. I programmi riguardano l’addestramento basico di fanteria, le procedure da adottare in ambienti in cui sono presenti trappole esplosive e il training con il sistema d’arma controcarro ‘Folgore’, donato dal governo italiano.

Allo scopo di affinare la precisione nel tiro, stiamo pianificando un corso per tiratori scelti e attività di supporto all’utilizzo delle artiglierie. Ad oggi sono stati addestrati complessivamente circa 200 Peshmerga, di cui 80 preparati all’impiego del sistema controcarro ‘Folgore’.
Tra questi ultimi, in dodici stanno ultimando il corso per diventare a loro volta istruttori. Si sta lavorando molto sull’addestramento basico di fanteria. Dopo il primo corso svolto dal 15 febbraio all’11 marzo a favore di un plotone Peshmerga ce ne sarà un secondo destinato ad altri di tre plotoni, per un totale di 90 uomini, che comincerà l’ultima settimana di marzo.

La natura e le tempistiche dei corsi vengono modulate di volta in volta in aderenza alle richieste dei Peshmerga; i corsi vengono impiantati al sorgere di nuove esigenze, come quello per i tiratori scelti che comincerà a fine mese. Per quanto riguarda il comando e controllo all’interno delle unità, saranno prossimamente avviati i corsi a favore degli Staff e comandanti, questi, saranno condotti parallelamente a quelli per len unità minori.

La situazione “nell’area di Erbil appare tranquilla. Anche nelle aree addestrative dove il contingente italiano attualmente opera, che si trovano in un raggio di circa 100 chilometri intorno alla cittadina curda, c’è il controllo da parte delle autorità locali.

I In questo scenario, l’Italia mette in campo le sue peculiarità: l’esperienza pluriennale nelle missioni internazionali e la capacità del soldato italiano di comprendere e rispettare altre culture e interagire con esse , consente un rapporto professionale di grande efficacia-

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