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Pubblicato il 26/07/2021

26 LUGLIO 1941- IL CORAGGIO SENZA LIMITI DI TESEO TESEI – “SPOLETTA ZERO” PER L’ATTACCO A MALTA

Nella notte fra il 25 e il 26 luglio 1941 ebbe luogo l’operazione Malta Due, nome assegnato dalla Regia Marina all’azione di forzamento della base navale inglese di La Valletta a Malta: in azione congiunta, due Siluri a Lenta Corsa, chiamati “maiali”, dovevano far saltare le reti di protezione del porto, in modo tale da consentire a sei barchini esplosivi di dirigersi sulle navi indifese, poste in rada.

A causa di guasti tecnici ad uno dei due siluri venne accumulato un ritardo che rischiava di vanificare l’intera operazione; per non compromettere la missione dei barchini esplosivi, Teseo Tesei, alla guida di un siluto, l’arma da lui stesso perfezionata a Bocca di Serchio, decise di «spolettare a zero» il congegno, rinunciando ad allontanarsi prima che esplodesse distruggendo l’obiettivo, sacrificandosi insieme con il 2º capo palombaro Alcide Pedretti (foto a sinistra ndr)

Per tale atto eroico fu insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Nel 1942 l’Università di Padova lo onorò conferendogli la laurea ad “honorem alla memoria”.

Il vicegovernatore di Malta, sir Edward Jackson, ricordando l’episodio il 4 ottobre 1941 scrisse: Nel luglio scorso gli italiani hanno condotto un attacco con grande decisione per penetrare nel porto, impiegando MAS e “siluri umani” armati da “squadre suicide” . Questa impresa ha richiesto le più alte doti di coraggio personale.

Scriveva Teseo Teseo nei suoi messaggi agli arditi incursori e ai superiori:

“Occorre che tutto il mondo sappia che vi sono italiani che si recano a Malta nel modo più temerario; noi affonderemo qualche nave, oppure no… non ha molta importanza. Quel che importa è che si sia capaci di saltare in aria con il nostro apparecchio sotto l’occhio del nemico”.


COME NACQUE IL MAIALE
Nel 1935, con l’ausilio dell’ingegnere navale Elios Toschi, Tesei ideò il siluro a corsa lentaì, con due operatori a bordo muniti di respiratori. Il mezzo poteva navigare sott’acqua, per attaccare il bersaglio senza essere scoperti.
Fu la sua forma tozza a guadagnargli il soprannome ” maiale”.

Per riuscire nell’intento della navigazione occulta sott’acqua era necessario progettare un respiratore che consentisse ai sommozzatori di immergersi per lunghi periodi. L’autorespiratore a ossigeno a ciclo chiuso, denominato maschera di Davis, in uso alla Marina per esflitrare i sommergibilisti, aveva scarsa durata e alcuni inconvenienti tecnici; fu grazie agli studi di un altro marinaio , il comandante Angelo Belloni, autore di studi sulla subacquea , unendosi a Tesei che lavborava allo stesso obiettivo, che fu incrementata la sicurezza e l’autonomia del respiratore fino ad alcune ore Il nuovo respiratore, denominato modello 49/bis, venne approvato nel luglio del 1936


PROGETTO DI ACQUISTO E RIPRISTINO DELLA CASA DEGLI INCURSORI A FOCE SERCHIO

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