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Pubblicato il 24/10/2014

Veneto: soccorso alpino, manovra con Esercito, Polizia e Arma

VERONA. Si è svolta nell’arco di tre giornate un’esercitazione del Gruppo Disostruzione della VI^ zona speleologica Veneto–Trentino-Alto Adige in località Bocchetta delle Grole – Gruppo del Carega comune di Ala (Trento).

L’esercitazione era finalizzata all’addestramento e alla formazione dei tecnici specialisti all’uso di esplosivi da utilizzare in caso di operazioni di soccorso in grotta e di affinare le procedure atte a rendere transitabili in sicurezza gli ambienti ipogei più angusti alle squadre di soccorso del Corpo nazionale di Soccorso Alpino (Cnsas) e di permettere quindi il recupero di un infortunato.

Le operazioni in esterno hanno consentito di simulare in sicurezza possibili scenari di intervento in ambiente ipogeo e non, utilizzando nella giornata del 17 esplosivi di II e III categoria e nei giorni 18 – 19 esplosivi di I – V categoria, con disgaggi e bonifica delle aree.
All’evento hanno partecipato come osservatori personale della Polizia di Stato della Questura di Verona e del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento comandati dal Capitano Boschian Bailo.

È intervenuta anche l’Arma dei Carabinieri con personale e Comandante della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Verona. L’attività svolta mediante prove di campionamento post-esplosione consentirà di approfondire studi nell’ambito delle analisi chimiche già in atto presso il predetto reparto tecnico dell’Arma in collaborazione anche con il RIS di Parma.

Nelle due giornate hanno potuto così addestrarsi 11 tecnici disostruttori della VI^ zona speleologica Veneto-Trentino-Alto Adige e un tecnico disostruttore della IX^ delegazione speleologica Lombardia e supportati da 4 tecnici speleo e 1 sanitario sempre della VI^ zona speleologica.

La logistica esterna è stata curata da personale della stazione di soccorso alpino e della sezione SAT di Ala. Le collaborazioni con l’Arma dei Carabinieri, Esercito Italiano e Polizia di Stato sono state molto interessanti, e si auspica possano proseguire in futuro in modo da poter affrontare queste problematiche di intervento del tutto particolari.
Un sentito ringraziamento è sicuramente dovuto al Comando dell’Arma dei Carabinieri di Verona, al Comando del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento e alla Questura di Verona per aver permesso al proprio personale di partecipare all’evento, e al sindaco di Ala e alla questura di Trento per l’attività autorizzatoria. Un grazie anche al gestore del Rifugio Fraccaroli che ha dato la disponibilità per il trasporto dei materiali e fornito un importante base logistica.

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