CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 31/12/2019

31 DICEMBRE: CAPODANNO- LE TRADIZIONI

Il Capodanno risale alla festa del dio romano Giano. Nel VII secolo i pagani dell Fiandre, seguaci dei druidi, avevano il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno; tale culto pagano venne deplorato da Sant’Eligio (morto nel 659 o nel 660), che redarguì il popolo delle Fiandre dicendo loro: “A Capodanno nessuno faccia empie ridicolaggini quali l’andare mascherati da giovenche o da cervi, o fare scherzi e giochi, e non stia a tavola tutta la notte né segua l’usanza di doni augurali o di libagioni eccessive. Nessun cristiano creda in quelle donne che fanno i sortilegi con il fuoco, né sieda in un canto, perché è opera diabolica”.

Nel Medioevo, molti paesi europei usavano il calendario giuliano, ma vi era un’ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell’anno. Per esempio dal XII secolo fino al 1752 in Inghilterra e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo (giorno dell’Incarnazione e usato a lungo anche a Pisa ed in seguito a Firenze) mentre in Spagna fino all’inizio del 1600 il cambio dell’anno era il 25 dicembre, giorno della Natività. In Francia fino al 1564 il Capodanno veniva festeggiato nella domenica di Resurrezione (chiamato anche stile della Pasqua), a Venezia (fino alla sua caduta, avvenuta nel 1797) era il 1º marzo mentre in Puglia, in Calabria e in Sardegna lo si festeggiava seguendo lo stile bizantino che lo indicava al 1º settembre, tant’è vero che in sardo settembre si traduce Caputanni (dal latino Caput anni). Queste diversità locali (che, specialmente nel Sacro Romano Impero variavano spesso da città a città), continuarono anche dopo l’adozione del calendario gregoriano. Solo nel 1691 papa Innocenzo XII emendò il calendario del suo predecessore stabilendo che l’anno dovesse cominciare il 1º gennaio, cioè secondo lo stile moderno o della Circoncisione.

 Svariati regimi politici hanno istituito riforme del calendario di più o meno lunga durata. Una delle più intrusive, che cercava di riformare il calendario su basi astronomiche e razionali, fu quella adottata in Francia durante la Prima Repubblica, il c.d. Calendario Repubblicano, abbandonato poi durante il Primo Impero.

Anche durante il periodo fascista in Italia il regime istituì il 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma, come proprio capodanno, associato ad una numerazione degli anni parallela a quella tradizionale contando come “Anno I dell’Era Fascista” il periodo tra il 28 ottobre 1922 ed il 27 ottobre 1923, e gli altri a seguire. Questa modalità, utilizzata nel Regno d’Italia durante tutto il ventennio fascista, fu continuata dalla Repubblica Sociale Italiana, ed abbandonata con la caduta di quest’ultima il 25 aprile 1945.


TRADIZIONI SCARAMANTICHE

Nel 31 a.C., sotto l’impero di Ottaviano Augusto, uomini e donne romani usavano indumenti rossi durante il Capodanno romano come simbolo di potere, amore, salute e fertilità;
Un’antica leggenda cinese dice che un mostro cattivissimo divoratore di uomini aveva paura del colore rosso. Da qui la funzione “protettiva” scaramantica degli indumenti di quel colore.

Le esplosioni di petardi e fuochi pirotecnici scaccerebbero gli spiriti maligni , momentaneamente liberi nel passaggio tra il vecchio e il nuovo anno;

Gettare le cose vecchie e rotte dalla finestra simboleggia l’abbandono del superfluo per un nuovo inizio, auspicando un anno migliore del precedente. Il lancio dei piatti e dei cocci è simbolo di liberazione dal male accumulato durante l’anno che sta per volgere al termine.

Il melograno simboleggia la fedeltà coniugale e la fecondità, ecco perché va mangiato l’ultima notte dell’anno con le persone care;
Le lenticchie, oltre che simbolo di sostentamento fisico e mentale, per via della loro forma circolare ed essendo difficilmente quantificabili, sono un inevitabile richiamo ai soldi. Simboleggiano un anno ricco di abbondanza;

Chi mangia uva a Capodanno, conta i quattrini tutto l’anno”: questa è la fama degli acini, simbolo di abbondanza e prosperità.

Zampone, costituito di carne di maiale, rappresenta l’abbondanza, pertanto mangiarlo nella notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio è auspicio di un nuovo anno molto prosperoso.




Leggi anche