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Pubblicato il 02/02/2016

FORZE ARMATE SVIZZERE: LUCI E OMBRE

LUGANO – Il comunicato del capo di stato maggiore della difesa svizzero, che elogiava il comportamento del contingente schierato a Davos e che ricordava un analogo del 2008 proveniente dal Ministro della Difesa elvetico ( dichiarò con orgoglio che in Svizzera c’era il miglior esercito del mondo in fatto di disciplina e addestramento, ndr) ,ha suscitato alcune polemiche nella confederazione.
Qualche giornale ha ricordato che al World Economic Forum di Davos, un gruppo di soldati del Canton Ticino, impegnati a proteggere le installazioni, furono sorpresi a sniffare coca e a farsi le canne. Ad uno di loro partì addirittura, per errore, un colpo dal suo Fass 90.
Forse a conoscenza di queste crepe, in occasione dell’arrivo del vicepresidente USA Joe Biden a Davos, gli americani hanno chiesto di scortare il corteo con cinque elicotteri Black Hawk.

La Società degli Ufficiali Svizzeri, per niente d’accordo sul giudizio positivo del capo di Stato Maggiore, ha ricordato che sono stati più di qualcuno i casi di mitragliatore Fass 90 “dimenticati” in treno dai riservisti ( fino a 30 anni è previsto un addestramento annuale di 3 settimane, ndr).
Il deputato della destra Beat Flack, ha denunciato pubblicamente quegli episodi, con parole di censura severissima nei confronti di soldati “così poco responsabili”. “Nel 2015 ogni mese sono stati smarriti due mitragliatori”, ha detto alla stampa.

L’ultimo episodio che ha fatto sorgere dubbi sulla Difesa svizzera, citato ampiamente anche dalla stampa anche italiana , è quello accaduto nel gennaio 2014: in occasione del dirottamento notturno di un volo di linea etiope, su Ginevra, quest’ultimo venne scortato da intercettori italiani e francesi, visto che i piloti di quelli elvetici sono costretti ad orari d’ufficio, perché costa troppo un pattugliamento aereo sull’arco delle 24 ore.

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