CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 05/06/2019

6 GIUGNO 1944- ISOLA DI CEZEMBRE – CONTRO GLI AMERICANI COMBATTERONO ANCHE I FANTI DI MARINA DELLA RSI

Nella piccola isola di Cèzembre, situata davanti alla cittadina di Saint-Malò in Bretagna, si trovava un battaglione misto formato da Fanti ed Artiglieri tedeschi e Fanti di Marina italiani appartenenti alla Divisione San Marco

di Carlo Migliavacca

Nel giorno in cui si celebra lo sbarco in Normandia permettetemi di ricordare un aspetto praticamente sconosciuto e dimenticato, la partecipazione italiana a quello sbarco. In realtà migliaia di connazionali parteciparono a quella battaglia. Molti prigionieri dei campi di concentramento furono utilizzati per costruire le difese del Vallo Atlantico, fra loro moltissimi soldati italiani caduti prigionieri a seguito dei fatti legati all’armistizio dell’8 settembre ’43.

Molti si offrirono volontari come truppe combattenti al fianco dei tedeschi, al solo scopo di sfuggire al campo di concentramento, cosa che puntualmente accadde durante la grande confusione seguita ai primi combattimenti. C’è però un eroico episodio che val la pena di essere raccontato.

Nella piccola isola di Cèzembre, situata davanti alla cittadina di Saint-Malò in Bretagna, si trovava un battaglione misto formato da Fanti ed Artiglieri tedeschi e Fanti di Marina italiani appartenenti alla Divisione San Marco. L’isoletta era stata fortificata con bunker e sotterranei, ed armata con cannoni a lunga gittata. Venne tagliata fuori dai combattimenti accaduti durante lo sbarco, ma durante l’avanzata alleata all’interno della Francia, i suoi cannoni continuarono incessantemente a martellare le postazioni americane sulla costa. L’isola venne praticamente distrutta da bombardamenti dal mare e dall’aria, ma i marò resistevano eroicamente, ed ogni tentativo di sbarco venne respinto.

Ai primi di agosto del ’44 i difensori dell’isola continuavano la loro disperata resistenza. Ormai per gli americani era diventata una pericolosa enclave nemica che non poteva più essere tollerata. Il Gen. Patton in persona diede ordine di spazzare via con tutti i mezzi a disposizione i difensori di quella fortezza. Gli ufficiali subalterni presero alla lettera quegli ordini, e per la prima volta venne utilizzato in modo massiccio il napalm. L’isola, pochi km quadrati, venne letteralmente distrutta, tutto venne orrendamente bruciato con quella nuova, terrificante arma. Addirittura le canne dei cannoni si deformarono per il terribile calore sviluppatosi. Ogni forma di vita in superficie venne annientata. Infatti ancora oggi, a causa dei numerosi ordigni inesplosi ancora presenti ed all’avvelenamento del terreno causato dal napalm, l’isola è interdetta ai civili. Il 2 settembre l’isola di Cèzembre, che vanta il triste record del territorio europeo più bombardato della storia, si arrese. I pochi superstiti della guarnigione decimata, senza più acqua, cibo, munizioni, riemersero come fantasmi dalle viscere dell’isola. Erano in condizioni pietose, ustionati, laceri, affamati e disidratati, ma con l’orgoglio e la dignità tipica dei grandi combattenti, decisero di arrendersi agli alleati. Fra loro anche 69 superstiti italiani, erano gli indomabili Fanti di Marina della RSI. Gli americani concessero loro l’onore delle armi. La Battaglia per la conquista delle coste francesi era davvero finita.

Leggi anche