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Pubblicato il 28/08/2015

A CAMPO IMPERATORE IN SCENA “SCACCO AL DUCE” DI PINGITORE

PARMA- Andrà in scena il 30 e il 31 agosto a Campo Imperatore, sul Gran Sasso, l’atto unico di Pingitore , “processo al Duce” . In quel luogo il deposto Duce venne recluso da Pietro Badoglio, su ordine di Vittorio Emanuele III.
Il monarca sabaudo, appare come un traditore e un voltagabbana. Ha fatto arrestare il Cavalier Benito, capo del governo, a casa sua con un trucco da magliaro e poi, in ambulanza,lo ha fatto tradurre in una caserma.
Per poi, dopo varie peripezie, complice Badoglio, trasferirloe al Gran Sasso. Benito Mussolini , nell’atto unico di Pingitore, durante il “processo” gli parla a quattr’occhi e gli ricorda che le leggi razziali, le firmò anche lui, così come la dichiarazione di guerra.
C’è poi lo scontro con la figlia Edda: perché il padre non salvò il genero Ciano, che il 25 luglio aveva votato contro il suocero? Sulla scena non sembrano figlia e padre, ma due nemici. Lui dice che non aveva scelta (sarebbe crollato il poco che restava ancora in piedi a Salò). Lei gli giura eterno odio e Benito esce sconvolto dall’urto frontale con la figlia prediletta.
Il colloquio di Mussolini, che suggella lo splendido atto unico splendidamente interpretato da Luca Biagini, che si rivela essere perfetto nel ruolo , per i gesti e nell’eloquio, è un riesame della sua vita, della propria esistenza; piena di allori , ma anche di smacchi, di scelte coraggiose e lungimiranti e di errori fatali.
Il figlio del fabbro, fino alla guerra d’Etiopia ebbe il consenso plebiscitario dei connazionali. Poi si alleò con i nazisti. Fino al 1932, Mussolini fu un governante ammirato da Churchill, da Gandhi e da Freud, che gli mandava puntualmente con dedica, la copia dei suoi libri.

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