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Pubblicato il 29/12/2013

A KABUL LA CRI PORTA IL BASKET PER DISABILI


Gianni Petrucci, presidente della Ferderbasket, e Alberto Cairo, della Croce Rossa Internazionale,straordinario personaggio che opera da tempo in afganistan nel settore delle protesi, hanno fatto partire un progetto sportivo presso il centro ortopedico di Kabul di basket in carrozzina per ragazzi e ragazze.

La giovane portavoce afgana di questa iniziativa è Nilofar,diciottenne, che oggi cammina grazie ad un tutore,dopo avere per anni vissuto su una sedia a rotella a seguito di uno scontro a fuoco nel quale, suo malgrado, è stata coinvolta quando aveva solo due anni.

Nilofar Bayat attualmente sta studiando per diventare avvocato e e ha l’hobby di giocare a basket in carrozzina. Come tanti ragazzi afgani frequenta il palazzetto dello sport, nato per volontà di Alberto Cairo, nel centro della Croce Rossa a Kabul, la cui squadra nel 2013 ha vinto il titolo nazionale. Nello stesso palazzetto si allena la Nazionale che nel mese a maggio del prossimo anno sarà in Italia per un quadrangolare organizzato dalla Briantea84 Cantù.

La giovane Nilofar, com’è immaginabile, ha dovuto superare tante difficoltà prima di poter giocare. Ostacoli dovuti sia al sesso sia alla disabilità.

La Federbasket, grazie al suo presidente Gianni Petrucci, ha risposto prontamente al progetto della Croce Rossa, donando il tabellone elettronico e il sistema di cronometraggio. All’appello ha risposto anche la Nazionale Italiana Farmacisti, acquistando 15 palloni.

L’operato della Croce Rossa non si ferma al solo campo medico, ma abbraccia anche la pratica sportiva vista sia come mezzo di riabilitazione che come motivazione per riprendere a credere in se stessi. Oggi lo sport nel centro afgano è diventato popolare e un diritto per tutti, tanto che, oltre al citato campionato di basket in carrozzina, sono state avviate altre discipline della tradizione afghana come il sitting volley e il tennis.

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