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Pubblicato il 15/12/2014

A PONT SAINT MARTIN ( VAL D’AOSTA) SCOMPARE UN COMBATTENTE DI EL ALAMEIN

PONT-SAINT MARTIN- AOSTA- Luigi Tassone, combattente di fanteria ad El Alamein si è spento all’età di novantatre anni e i suoi funerali sono stati celebrati martedì 9 nella chiesa parrocchiale di Pont-Saint-Martin.

Nato il il 6 marzo del 1921 a Lillianes, arruolato a 20 anni nella sedicesima divisione fanteria Pistoia, si trovò in Nord Africa in quei giorni tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre del 1942, quando si combattè la terza battaglia di El Alamein, poi iniziò la ritirata verso la Libia. « Siamo partiti da El Alamein e siamo arrivati in Tunisia in sei mesi. – raccontava – Attraverso il deserto fino alla linea di Tobruk e poi Bengasi. Siamo passati da Tripoli ». « Mangiavamo pochissimo e l’acqua era preziosa». Venne poi catturato dagli Inglesi e rientrò a casa soltanto il 7 settembre del 1946. « Quando sono tornato avevo due sandali diversi, i bermuda e la camicia. Sono arrivato a Ponte e da lì sono andato a Fontainemore a salutare la mamma di un mio compagno che non era ancora tornato. Ci hanno mandati giù con le armi con cui mio padre aveva fatto la guerra nel 1915. Loro avevano i Thompson. Noi caricavamo un colpo e loro ne sparavano venti. Noi eravamo uno, loro dieci ». Così l’anno scorso Luigi Tassone raccontava i terribili giorni della battaglia di El Alamein al giovane Giovanni Gianotti, che lo aveva intervistato alla Domus Pacis di Donnas per la sua tesina dell’esame di maturità classica. Un incontro prezioso, che ha permesso di fissare in un racconto ciò di cui lui fino a quel momento aveva voluto parlare molto di rado: troppo doloroso ricordare.

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