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Pubblicato il 15/05/2014

A SIENA UN RADUNO CON 450 PARACADUTISTI E QUATTRO REDUCI


Il Raduno ha avuto come ospiti d’onore i Reduci Santo Pelliccia, Luigi Tosti, Carlo Murelli della FOLGORE di El Alamein;
Harold Citterich, Franco Malagutti della NEMBO, Vanda Bertoni del Rgt Folgore al comando del Com Sala, Moncenisio.

PARMA- Sappiamo che Siena è nel cuore dei paracadutisti del V Battaglione di ogni tempo, ma da qualche anno, cioè da quando il Gen br Sergio Fucito è in congedo e presidente della locale sezione Andp’I, è anche capitale di iniziative di coesione e di incontro che mai si erano viste prima. Centinaia di baschi amaranto rispondono con slancio alle sue adunate, dimostrando affetto e stima per il Reparto e per un Comandante che ha trascorso tutta la sua carriera nella Folgore e che è rimasto nei ricordi di chi “è passato sotto le sue mani”.

Così è stato anche lo scorso fine settimana. Non possiamo che ringraziare chi, come Lui, tiene unita la “banda di fratelli”, e offre occasioni di riunione e contatto col Reparto. La pagina denominata “BRIGATA PARACADUTISTI FOLGORE” da Lui fondata, conta oltre 14mila iscritti. Questa “missione” di “punto di coesione” è anche del nostro giornale dal 1998; ben sappiamo quanto lavoro, quanto tempo, quante nottate è necessario dedicare , ma non basta: risultati eccellenti sono prodotti da persone eccellenti. A Siena ci sono: in servizio e in congedo,provenienti da tutta Italia, questi ultimi senza timore di una lunga trasferta.
Ci uniamo alla soddisfazione dell’ANPDI di Siena e del suo Presidente.

Ecco l’articolo di Sergio Fucito :


Tra passato e presente il 3° raduno nazionale della
11^ compagnia Mortai “Vampiri – Peste”

Inquadrati insieme alla Bandini 440 partecipanti al raduno e sei “leoni della FOLGORE”

Erano lì , inquadrati con l’orgoglio di una giovinezza spesa al servizio della Patria, sei reduci ormai novantenni di quella FOLGORE che entrò nella leggenda, vere icone viventi di una fede che magicamente si trasmette di generazione in generazione e che domenica scorsa si leggeva chiaramente anche sul volto di tutti i 450 partecipanti all’ormai “tradizionale” raduno della 11 Compagnia Mortai “Vampiri – Peste”.
Sono stati tanti i paracadutisti che in questi tempi di crisi hanno affrontato un viaggio, spesso lungo e faticoso, per la gioia di calcare ancora per un giorno e tra mille emozioni il piazzale della caserma che li vide a Siena impegnati duramente a svolgere un servizio di leva, da volontari, nel reparto più impegnativo dell’Esercito italiano.
Cancelli aperti alle 09.00 e 450 paracadutisti in congedo di tutte le epoche si sono riversati nel piazzale della caserma emozionati e felici di potersi nuovamente sentire “in servizio” ancora per un giorno.
Qualche ruga e qualche capello bianco denuncia il passare degli anni, ma la luce che esce dagli occhi è la stessa di vent’anni prima, limpida e ricca di volontà e determinazione, espressione diretta di uno Spirito sano ed incontaminato.
Ci si abbraccia da vecchi camerati incrociando gli sguardi, colmi di gioia, dai quali traspare la grande felicità del momento.
Con voce tradita dalla commozione si sono ricordati i momenti gioiosi e quelli intensissimi di un addestramento spessissimo al limite dell’umana sopportazione.
Nonostante siano passati gli anni, la sensazione che ognuno ha avvertito è che ci si fosse salutati il giorno prima per tornare, l’ultimo giorno di servizio, a quella vita “vera” che, come diceva al momento del congedo un vecchio comandante della Compagnia, era “l’impiego reale del Paracadutista”!
Un anno di sacrifici, sudore, adrenalina, vissuto con l’entusiasmo e l’incoscienza di chi per la prima volta nella sua vita si mette volontariamente alla prova per davvero ricevendone in cambio la certezza di valere, acquisendo quella sicurezza nelle proprie capacità che tanto utile si sarebbe poi rivelata nella vita del “dopo” servizio militare.
Alle note dell’adunata centinaia di paracadutisti si sono velocemente inquadrati riempiendo l’intero piazzale.
Altissimo si è levato il grido “Folgore” quando i due ufficiali più alti in grado hanno chiamato alla voce “Vampiri” e “Peste”, presentando l’eterogenea ma impeccabile forza delle due compagnie “in borghese” al generale Sergio Fucito, già comandante della compagnia Mortai dal 1985 al 1988 e più alto in grado dei radunisti presenti.
Dopo l’alzabandiera, sulle note dell’Inno Nazionale cantato a gran voce da tutti, ha preso la parola il comandante del 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore” Col. Roberto Trubiani, che ha salutato i radunisti evidenziando l’indissolubile legame che accomuna i paracadutisti in servizio a quelli in congedo ed al ruolo prezioso di supporto che essi svolgono nella società civile.
La deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti della Folgore, compiuto proprio da sei reduci che di quella Folgore facevano parte, ha rappresentato il toccante momento di ricordo verso quei paracadutisti che hanno donato la loro giovane vita alla Patria nei campi di addestramento e di lancio, nelle recenti missioni di pace ed in guerra.
Dopo un breve discorso del comandante di Compagnia ha preso la parola il reduce Santo Pelliccia che ha saputo raggiungere il cuore di tutti i presenti, evidenziando lo strettissimo legame tra i paracadutisti che, in tutte le epoche, si sono succeduti in assoluta comunanza di ideali e di intenti.
Dopo il “rompete le righe”, la tradizionale visita ai locali della compagnia, alla mostra statica di mezzi e materiali oggi in dotazione alle aviotruppe.
Davanti a mogli e figli stupiti e commossi dalle sensazioni provate dai rispettivi mariti e padri, tanti abbracci e tanti ricordi di un anno centrale nella formazione del proprio carattere.
Ore 12.15 adunata rancio marciando inquadrati alla volta della mensa. Ingresso per file, come ai vecchi tempi, il raduno è continuato in allegria nella mensa stracolma all’inverosimile, dove il generale Fucito ha consegnato la ormai tradizionale targa ricordo al radunista giunto da più lontano e gli attestati allo scaglione più numeroso presente al raduno.
Alle 15.00 le note dell’adunata sono risuonate ancora una volta per chiamare tutti a raccolta per l’ammaina bandiera, a cui ha fatto immediatamente seguito la tradizionale “pompata collettiva”, comandata dal sempre più sorprendente Santo Pelliccia, che ha chiuso questa bellissima e vissuta giornata.
Rientrati ognuno nelle proprie città le bacheche di Facebook si sono subito riempite di foto e commenti entusiasti.
Quale modo migliore quindi per riassumere questa giornata se non riportare una di queste testimonianze prese a caldo?!?
“Un Grazie va a te Sergio, che con i raduni ci hai donato l’elisir dell’eterna giovinezza, un grazie va al nostro Colonnello Roberto Trubiani, che nella semplicità delle parole del Suo discorso, ha dimostrato di appartenere alla quella generazione di Paracadutisti con la “P” maiuscola, un grazie va a tutti i Paracadutisti dell’ 11^ compagnia che ci hanno permesso di trascorrere una magnifica giornata a scapito del loro giorno di riposo, ma un grazie, grazie, e potrei ripetere all’infinito “grazie” va al sempre Ragazzo della Folgore Santo Pelliccia che anche oggi, con la Sua presenza, le Sue parole e la Sua vitalità (da fare invidia a molti di noi), ci ha ricordato di continuare ad essere Paracadutisti nel ricordo di quanto fecero i Leoni della Folgore ad El Alamein.”


LE PIU’ BELLE FOTO DELLA GIORNATA OFFERTE DA SERGIO FUCITO

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