OPINIONI

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Pubblicato il 21/04/2015

ABBANDONANO IL LORO PAESE NELLE MANI DI POCHE MIGLIAIA DI TAGLIAGOLE. CHI SONO QUELLI CHE VENGONO IN ITALIA?

PROFUGHI: ACCOGLIAMOLI, ADDESTRIAMOLI E RIMANDIAMOLI A COMBATTERE PER IL LORO PAESE

Il Dente Avvelenato

Rifletto: i nostri graditi ospiti non paganti scappano nel fiore degli anni dalla loro nazione, dove 50mila assassini provocano catastrofi umanitarie e fughe che coinvolgono 2-3 milioni di persone. Fossero i tagliagole anche 70mila, 100 mila, 150mila, sempre minoranza sarebbero.
Il risultato cozza contro ogni logica storica: una schiacciante maggioranza di persone scappa senza combattere per il proprio futuro, spaventata da qualche migliaio di delinquenti. Sono forti e giovani: fate caso a chi sbarca. Così robusti da sopravvivere a mesi di viaggio e a ogni tipo di angheria. Eppure, vigliaccamente, abbandonano il loro paese nella mani dei tagliagole.
Perché non reagiscono, perchè non si ribellano??
La cronaca ci ha insegnato che molti di loro sono capaci di fare stragi col solo machete, quando si tratta di sgozzare Cristiani o hutu oppure tutsi o di qualcuna delle centinaia di sette in cui sono divisi. Sarebbero guerrieri ideali contro chi vuole distruggere la loro casa e le loro famiglie. O no?
Per saggiare e stimolare la loro volontà di migliorare la propria vita, propongo di accoglierli in grandi centri gestiti da forze armate europee dove possono essere rifocillati, vestiti ed addestrati. Uomni e donne. Una volta pronti, vanno riportati con equipaggiamenti idonei e una catena di comando mista, nei LORO paesi a combattere per la LORO libertà, fornendogli tutt’alpiù supporto logistico, magari con ponti aerei e aviorifornimenti.
Andrebbero creati sulle coste -anche italiane- veri e propri RAV “legionari”, reclutando loro stessi e formando i loro istruttori. Saggeremmo, una volta per tutte, la loro buona fede e aiuteremmo vittime di violenza a diventare padroni della propria vita. Se è vero che scappano dalla guerra e dalla fame create da poche bande, diamo loro la possibilità di rientrare nei loro paesi a testa alta, armi in pugno, abbandonando i concetti cariogeni delle inutili missioni “di pace”, che scrivono sulla sabbia e arricchiscono i boss locali. La soluzione è di certo migliore che ospitarli come avviene ora, come costosi candidati involontari ( o volontari) alla delinquenza o alla schiavitù. Inutile dire che le resistenze sono molte, anche in parlamento. Colpiremmo la gigantesca “macchina organizzativa” e la fabbrica di voti da buonismo, che ci campano sopra. E non solo loro. Capisciammè.

Prossima domanda, prossimo articolo:
PERCHE’ NON SCAPPANO VERSO I PAESI MUSULMANI RICCHI?

Prossima domanda, prossimo articolo:
DI CHE MARCA SONO LE BATTERIE DEI LORO CELLULARI?
Domanda sarcastica, ovviamente, per segbnalare come i conti non tornino.
Avrete notato che moltissimi di loro sbarcano con il cellulare in mano. Non si scaricano nemmeno durante i lunghi viaggi nel deserto. Appena arrivati nei centro, chiedono schede telefoniche per non esaurire le proprie. Le mie batterie durano meno di otto ore. Sembrano più organizzati di come appaiono.

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