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Pubblicato il 25/01/2018

ACCADEMIA DI MODENA: DOMANI GIURA IL 199mo CORSO “OSARE”

PARMA- Il Generale di divisione Stafano Mannino  assisterà per la prima volta da Comandante dell’Accademia Militare di Modena, al giuramento del 199mo corso “OSARE”, previsto  il 26 Gennaio alle 11 e al quale siamo stati invitati.

Insieme a Lui, artigliere paracadutista e  acquisitore obbiettivi,  sono numerosi gli Ufficiali paracadutisti  che comandano sia il Reggimento che le Compagnie dell’Istituto che forma i futuri comandanti di Esercito e Carabinieri.

Nel frattempo vi proponiamo  due interessanti articoli apparsi su IL GIORNALE.IT che riuardano  giovanissimi allievi.

 

“I nostri ragazzi? I migliori che offre il Paese”

Il comandante dell’accademia

«I nostri allievi? I migliori ragazzi che il Paese possa offrirci». Il generale di Brigata Stefano Mannino, 53 anni, dal primo agosto 2017 è il comandante dell’Accademia militare di Modena. Parla con orgoglio dei suoi cadetti.

Generale, che tipo di ragazzi sono?

«Hanno superato una dura selezione. Hanno già una passione per gli studi, per lo sport e per la vita militare. Forte della mia esperienza personale, posso affermare che l’amore per la propria professione cresce negli anni e si fortifica soprattutto attraverso il contatto umano che ogni comandante stabilisce con i propri uomini e donne».

Quali motivazioni hanno?

«Sognano di servire il Paese in uniforme. La motivazione di base è una grande passione per l’uniforme, la volontà di intraprendere una carriera caratterizzata da rigore, dedizione, altruismo, professionalità e sacrificio. Ciò che li ha conquistati è sicuramente il vedere gli uomini e le donne delle Forze armate operare sia sul territorio nazionale sia all’estero. Diventare ufficiali significa appartenere a una élite che antepone l’assolvimento del dovere alle proprie esigenze private e familiari».

 

IL GIORNALE.IT del 25 Gennaio 2018 

“Sarò un ufficiale gentiluomo ma per gli amici sono matto”

Un cuore che batte per i parà

È figlio dell’Emilia benestante e dinamica, non avrebbe avuto problemi a continuare il lavoro del padre. Però Sean Grandini, 20enne di Reggio Emilia, ha sterzato: farà l’ufficiale.

La sua famiglia si sarà molto stupita.

«In effetti sì. Non ho parenti nelle Forze armate e avevo intrapreso tutt’altra strada, nel solco di quella di mio padre. Lui è manager di un’azienda informatica, io ho frequentato il primo anno di Ingegneria e informatica all’università. Poi ho deciso per l’Accademia».

Perché?

«Ero sicuro che qui avrei trovato la realizzazione di sentimenti come la lealtà, che i miei genitori mi hanno trasmesso fin da piccolo. L’Accademia mi farà diventare un ufficiale e una persona ancora migliore: un gentiluomo».

Cosa vuole fare da grande?

«Ho scelto l’esercito e vorrei entrare in fanteria, in particolare nei paracadutisti. Ho già fatto diversi lanci, amo buttarmi dagli aerei. Poi mi piacerebbe partire per le missioni all’estero».

Stupore a parte, familiari e amici cose le dicono?

«Sono fortunato, i miei mi supportano sempre. Qualcuno degli amici mi ha preso per matto, ma i più vicini approvano. Li vedo spesso e quando posso usciamo insieme senza problemi, come facevamo prima».

Io, unico militare in famiglia. Sarò il capo del mio corso”

“Io, unico militare in famiglia. Sarò il capo del mio corso”

La prima ragazza a vincere le selezioni

Chiara Trabattoni, 19 anni, entrerà nella storia dell’Accademia militare di Modena. Nata a Desio e vissuta nel Comasco, è stata la prima donna a piazzarsi al vertice della selezione per entrare nell’Istituto per la formazione degli ufficiali. Sarà lei la capo corso.

Perché questa scelta inusuale per una ragazza della sua età?

«Volevo fare qualcosa di importante per me. E avere la possibilità di aiutare gli altri, i cittadini».

Come ha conosciuto l’Accademia?

«Ho saputo di questa possibilità per il mio futuro a una fiera dove venivano presentate le diverse università e le accademie militari».

Come sogna la sua carriera?

«Voglio diventare ufficiale dell’esercito e partire per le missioni all’estero con le nostre Forze armate. È in linea con la mia scuola superiore, l’istituto commerciale, dove ho studiato lingue».

I suoi genitori come hanno preso la sua decisione?

«Sono la prima militare in famiglia. Però i miei l’hanno presa molto bene, mio padre è felicissimo e sono tutti orgogliosi per il risultato che ho ottenuto al concorso».

E i suoi amici cosa ne pensano?

«Sono consapevoli che la mia sarà una professione impegnativa, ma mi sostengono: sanno che lo volevo davvero».

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